Nexi e Sia: dai rispettivi Cda c’è il via libera alla fusione

- di: Redazione
 
Dopo settimane di trattative, sta per nascere ufficialmente il più importante gruppo europeo nel settore dei pagamenti digitali: i Consigli di amministrazione di Nexi e Sia hanno infatti approvato nel fine settimana il memorandum of under standing contenere il progetto di fusione fra le due aziende.

Come riportato dal Sole 24 Ore, la nuova società che nascerà da tale operazione sarà la più ampia di tutto il Vecchio Continente per numero di carte (120 milioni), negozi, transazioni di pagamento e acquiring (che ogni anno muovono una cifra che si aggira attorno ai 21 miliardi di euro).

Come spiegato dal comunicato congiunto pubblicato dai rispettivi Cda, le modalità dell’unione fra Sia e Nexi prevedono la fusione per incorporazione della prima azienda nella seconda sulla base di un rapporto di cambio per cui gli azionisti del gruppo nato nel 1939 riceveranno 1,5761 azioni di Nexi per ognuna delle azioni Sia. Per quanto riguarda il capitale del nuovo gruppo, il 30% andrà agli azionisti di Sia mentre il restante 70% sarà mantenuto da quelli di Nexi.

Per i valori attuali di Borsa, la nuova società avrà una capitalizzazione complessiva che potrebbe superare i 15 miliardi di euro, entrando immediatamente nelle top ten delle maggiori capitalizzazioni del mercato nostrano. Impossibile immaginare uno scenario diverso visto che si parla della nascita di un colosso dei pagamenti digitali che, stando alla nota diffusa, si pone l’obiettivo di servire tutti i segmenti di mercato con una completa e rinnovata gamma di soluzioni.

La fusione permetterà di raggiungere nuove sinergie finanziarie (valore complessivo di 150 milioni di euro, 100 milioni dei quali di minori costi operativi) e di poter contare su più di 5.000 collaboratori in ogni parte del mondo, di cui però 4.000 si occupano di un polo italiano sull’innovazione digitale.

Il commento dell’amministratore di Nexi, Paolo Bertoluzzo, è stato di estrema soddisfazione: “La nuova PayTech proseguirà il suo percorso di crescita grazie alla sua indipendenza e all’ingresso di Cdp nell’azionariato come investitore di riferimento. Il tutto contribuendo all’accelerazione nel nostro paese dei pagamenti digitali e alla modernizzazione dell’Italia che permetterà di aiutare imprese, pubblica amministrazione e ovviamente i cittadini”.
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