Dietro la media trasparenza della spesa pubblica, si cela un buco da 19,5 trilioni € che mette a rischio l’equilibrio intergenerazionale.
Un gigantesco debito sottotraccia: scoperta generazionale
La recente Generationenbilanz 2025 ha svelato un autentico iceberg finanziario: la Germania nasconde debiti impliciti per circa 19,5 trilioni di euro, pari a un impressionante 454% del PIL, rispetto a un debito ufficiale che si attesta intorno al 63% del PIL e che potrebbe salire fino all’80% entro la fine della legislatura.
“Mai prima d’ora la trasparenza sul debito in Germania è stata così scarsa.” — Bernd Raffelhüschen, Università di Friburgo.
Questa cifra evidenzia come lo Stato viva al di sopra delle proprie possibilità, con politiche che non hanno mai bilanciato i conti in modo solido.
La lacuna di sostenibilità impennata
Nell’arco di dodici mesi, la cosiddetta “lacuna di sostenibilità” — la somma tra debiti espliciti e impliciti — è balzata da 15,4 a 19,5 trilioni di euro, trainata da spese per pensioni, cure e sanità. Le decisioni degli ultimi anni, inclusi maggiori sussidi all’assistenza e impegni sulla difesa, hanno aggravato il quadro.
Giovani sotto pressione
Per le nuove generazioni, la distinzione tra debiti “visibili” e “nascosti” conta poco: pagheranno comunque. Con l’ingresso in pensione dei baby boomer, l’onere in tasse e contributi rischia di impennarsi. Senza cambiamenti, possono crescere evasione, lavoro sommerso ed emigrazione, con il rischio di una pressione insostenibile sui sistemi sociali.
Riforme alla Schröder o catastrofe annunciata?
La via d’uscita richiede riforme sociali che riducano la spesa e innalzino l’occupazione, come avvenne con le misure dei primi anni 2000: tagli al costo del lavoro, riforme del mercato e sgravi fiscali a supporto di crescita e gettito. Al contrario, nuovi interventi pensionistici che aumentano la spesa — per esempio il rafforzamento dei benefici per categorie specifiche o la disattivazione del fattore demografico nelle formule — rischiano di alimentare ulteriormente i debiti impliciti fino a cifre nell’ordine di centinaia di miliardi entro il 2040.
“Scontro con l’iceberg inevitabile, se non si stabilizzano subito le finanze statali.” — Generationenbilanz 2025.
Metodologia nel mirino
Le generational accounts misurano la sostenibilità intertemporale stimando la differenza tra impegni futuri (pensioni, sanità, assistenza) e risorse disponibili. È un approccio utile per fotografare gli squilibri, ma va letto con cautela: presuppone norme immutabili e assimila molti diritti futuri a debito già oggi, rischiando di spostare il dibattito verso tagli indiscriminati anziché su ricalibrature selettive ed efficienti.
Non solo numeri, ma equità intergenerazionale
Il debito invisibile tedesco non è un dettaglio contabile: è una tensione che attraversa il patto tra generazioni. Servono trasparenza, riserve, una riforma previdenziale credibile e una gestione più rigorosa dei servizi sociali. Solo così si può evitare l’impatto contro un iceberg che, senza correzioni, diventerebbe inevitabile.