• Intesa Nov 24 8501

Trump incendia l’economia mondiale: banche centrali pronte a tagli d’emergenza

- di: Matteo Borrelli
 
Trump incendia l’economia mondiale: banche centrali pronte a tagli d’emergenza

(Foto: la presidente della Bce, Christine Lagarde)

ùLa tempesta finanziaria scatenata dai nuovi dazi imposti dal Presidente Donald Trump si sta trasformando in un terremoto globale. I mercati asiatici hanno subito una disfatta storica: il Nikkei giapponese ha perso oltre il 6%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è crollato di quasi il 10%. I futures europei e americani segnalano un’ondata di vendite che non accenna a fermarsi. Il panico si sta diffondendo a una velocità vertiginosa, alimentato dall’ennesima minaccia del presidente americano: “È solo l’inizio”, ha dichiarato ieri, annunciando nuovi aumenti dei dazi, in particolare contro la Cina.
Il messaggio è chiaro: Trump intende alzare ulteriormente la posta, incurante delle conseguenze sistemiche. E le banche centrali, davanti a un rischio concreto di recessione globale, si preparano a reagire. La Cina ha già annunciato misure di stimolo, con l’ombra di un taglio dei tassi d’interesse che potrebbe arrivare a stretto giro, insieme a interventi diretti per sostenere i settori industriali più colpiti.
Ma è in Occidente che si attende la risposta più forte. Negli Stati Uniti, la Federal Reserve è sotto pressione diretta dalla Casa Bianca. Trump pretende un taglio immediato dei tassi per compensare i danni delle sue stesse politiche commerciali. Il presidente della Fed, Jerome Powell, finora ha resistito, ribadendo che i dazi alimentano l’inflazione e richiedono “massima cautela”. Ma i mercati scommettono ormai apertamente su un’inversione di rotta: l’ipotesi di un taglio d’emergenza nei prossimi giorni è diventata probabile, se non inevitabile.
Anche in Europa la tensione è palpabile. La Banca Centrale Europea segue con crescente allarme l’evolversi del contagio finanziario. Fonti interne lasciano intendere che Francoforte stia valutando scenari di intervento anticipato, con una nuova iniezione di liquidità e con un abbassamento dei tassi prima dell’estate.
Le banche centrali si trovano di fronte a un bivio drammatico: attendere e rischiare una recessione a catena, oppure intervenire subito, sacrificando il rigore monetario sull’altare della stabilità sistemica. Il mondo, ancora una volta, è ostaggio delle decisioni di Washington. E la risposta dei guardiani della moneta si farà sentire molto presto.


Notizie dello stesso argomento
Trovati 100 record
Pagina
1
11/04/2025
Trump: Stiamo andando bene con la Borsa, ma i mercati restano instabili
Il presidente Donald Trump ha voluto rassicurare gli investitori e l’opinione pubblica
11/04/2025
Bankitalia taglia le stime di crescita: nel 2025 PIL a +0,6%
La Banca d’Italia corregge al ribasso le previsioni sul PIL e segnala che i salari reali d...
11/04/2025
FMI approva prestito da 20 miliardi all’Argentina. Sostegno Usa alle riforme di Milei
L’Argentina ha ottenuto il via libera al prestito da 20 miliardi di dollari da parte del F...
11/04/2025
UPB: PIL primo trimestre +0,25%. Crescita moderata ma superiore alle attese
Nel primo trimestre del 2025 l’economia italiana ha registrato una crescita moderata
11/04/2025
A Piazza Affari domina la volatilità, Stellantis affonda. Pesano i timori sui dazi
La Borsa di Milano prosegue la seduta dell’11 aprile in territorio negativo, con l’indice ...
Trovati 100 record
Pagina
1
  • Intesa Nov 24 720