Deloitte: "Le aziende quotate a Piazza Affari sono sempre più attente al cambiamento climatico"

- di: Daniele Minuti
 
Stefano Dell’Orto, Amministratore Delegato di Audit & Assurance Deloitte (nella foto), ha presentato il report Climate Change nell’informativa finanziaria redatta dalle società quotate in Italia, studio di Deloitte che valuta l'importanza del cambiamento climatico nei bilanci delle società di Piazza Affari.

Deloitte: "Le aziende quotate a Piazza Affari sono sempre più green"

L’analisi è stata condotta con riferimento alle Relazioni Finanziarie Annuali relative all’esercizio 2020 pubblicate dalle società quotate sul Mercato Telematico Azionario MTA, con focus sui bilanci di 220 società sulle 239 società quotate, classificate a seconda del rispettivo macro-settore e del settore specifico di appartenenza. Il 53% delle relazioni finanziarie conteneva informazioni sul cambiamento climatico a livelli differenti (trend in crescita rispetto al 2019)

"Continua a crescere l'attenzione per il tema cambiamento climatico" - spiega Dell'Orto - "il 53% delle relazioni finanziarie del 2020 delle società quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana ha prodotto un'informativa sul clima. Un significativo +11% rispetto al 2019, e un dato che conferma l'accelerazione dell’attenzione al tema del cambiamento climatico. Un’attenzione che anche come Deloitte condividiamo: per questo vogliamo dare il nostro contributo fornendo stimoli alla redazione di un'informativa finanziaria che, con riferimento alla sostenibilità ambientale, esprima contenuti qualitativi e quantitativi maggiormente rispondenti alle aspettative formulate dagli enti regolatori, dagli investitori istituzionali e da tutti gli altri stakeholder dell’ecosistema del reporting finanziario. In linea con il trend già emerso nel 2019, osserviamo una crescente diffusione dell’informativa fornita nelle Relazioni finanziarie annuali 2020 delle società quotate e una maggiore consapevolezza che le tematiche legate al cambiamento climatico non possono essere confinate al solo contesto della Dichiarazione Non Finanziaria. Si tratta, però, di un primo stadio del percorso evolutivo atteso dall’ecosistema del reporting finanziario, dato che solo in alcuni casi tale informativa viene estesa ai riflessi del cambiamento climatico nella valutazione delle poste iscritte in bilancio. E anche in tali casi l’informativa fornita risulta prevalentemente di carattere qualitativo".

Franco Amelio, Sustainability Leader di Deloitte Italia, ha aggiunto: "L’analisi ha complessivamente messo in luce una crescente consapevolezza rispetto alla tematica del cambiamento climatico e ai suoi impatti sul bilancio, in continuità con il percorso virtuoso tracciato già con i bilanci 2019. Tuttavia, il tipo di informazioni inserite nelle Relazioni finanziarie annuali risulta ancora prevalentemente di carattere qualitativo anziché quantitativo e concentrato nella Relazione sulla gestione, con particolare riferimento alla descrizione dei rischi correlati al cambiamento climatico, presentati con livelli di dettaglio e specificità molto variabili".

Il 36% ha fornito informativa nel corpo della Relazione finanziaria annuale in merito al rischio correlato al cambiamento climatico, sia per le società operanti nell’ambito dei servizi finanziari che presentano percentuali del tutto analoghe (18 società su 51).

Massimiliano Semprini, IFRS Leader di Deloitte Italia, ha dichiarato: "L’esposizione dei singoli settori ai rischi derivanti dal cambiamento climatico è, allo stato, un driver oggettivo fondamentale per l’estensione e la qualità dell’informativa fornita. L’appartenenza a settori identificabili con maggiore esposizione a tali rischi, come quelli dell’energia e delle utility, influenza in maniera significativa non solo la strategia comunicativa, ma anche la portata e il contenuto dell’informativa nel contesto delle Relazioni finanziarie annuali".

Mauro Di Bartolomeo, National Professional Practice Director di Deloitte Italia, ha concluso: "In generale, è importante sottolineare che se, da un lato, dichiarazioni forti rispetto alle strategie aziendali di decarbonizzazione sono sempre più al centro della comunicazione da parte degli emittenti, dall’altro, soltanto in alcuni casi tali affermazioni sono coerentemente riflesse nei bilanci. Per fare concreti passi in avanti nel percorso evolutivo dell’informativa finanziaria bisogna ricercare una sempre maggiore coerenza tra l’informativa sul clima fornita e la comunicazione strategica. Ma non solo: è fondamentale l’elaborazione di un’informativa sempre più analitica e quantitativa degli impatti legati al cambiamento climatico effettivamente riflessi nella predisposizione dei bilanci".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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