Deloitte-Assifact: "Dal factoring potenziale di 40 miliardi per le imprese italiane in crisi nel 2024"

- di: Daniele Minuti
 
Deloitte e Assifact hanno curato uno studio nato con l'obiettivo di valutare le potenzialità del factoring per le aziende in situazioni di instabilità: il report, presentato presso la Tower Hall di UniCredit, a Milano, mostrano come la domanda da parte delle imprese in difficoltà finanziaria rappresenta un potenziale mercato da 40 miliardi di euro per il 2024, nonostante il suo utilizzo sia ancora scarso (3 miliardi di euro circa nel 2022).

Deloitte-Assifact: "Dal factoring potenziale di 40 miliardi per le imprese italiane in crisi nel 2024"

Lo studio, intitolato “Il Factoring come Strumento per il Rilancio delle Imprese in Crisi”, evidenzia come a fine 2023 il numero di aziende con alto rischio di credito o in situazione di difficoltà finanziaria potrebbe superare il 50% del totale (nel 2019 era circa il 42%), mentre sale anche il deterioramento dei crediti, stimato oltre quota 3,8% nel 2023.

Il mercato del factoring per le imprese in crisi è, secondo lo studio, concentrato su clienti di medie e grandi dimensioni, col 70% delle aziende che genera il 95% del volume di affari (il 78% concentrato nel settore manifatturiero).

Per quanto riguarda l'offerta, al momento il mercato è caratterizzato dalla presenza di pochi operatori divisi in player specializzati in operazioni verso imprese in situazioni di pre-crisi e crisi e player generalisti, che operano in contesti distressed in maniera residuale.

La nota spiega: "Le imprese in crisi sono chiamate ad affrontare una duplice sfida: da un lato fronteggiare una crescente difficoltà nell'accesso al credito, dall'altro trovare soluzioni adeguate a soddisfare le proprie esigenze finanziarie per garantire la continuità aziendale. Secondo Deloitte, il factoring rappresenta una soluzione particolarmente efficace non solo per sostenere il rilancio delle aziende in distress finanziario, ma anche per prevenire rischi di dissesto nelle situazioni precedenti alla crisi. Alcune caratteristiche del factoring sono uniche perché consentono di soddisfare il primario bisogno di continuità delle aziende in crisi, garantendo l'accesso a nuova liquidità tramite l'anticipo dei tempi di incasso e la valorizzazione dei crediti commerciali. Grazie alla leva sul proprio portafoglio di crediti, con il factoring le imprese in tensione finanziaria possono ridurre il rischio dell'operazione di finanziamento e beneficiare così di condizioni economiche più vantaggiose rispetto ad altre fonti di credito. Inoltre, le società di factoring possono svolgere un ruolo essenziale nell'accompagnare l'impresa nel percorso di risanamento, garantendo la gestione del ciclo attivo e delle forniture e riducendo rischio di credito, insoluti ed eventuali pignoramenti".

Alessandro Carretta, professore nell’Università di Roma Tor Vergata e Segretario Generale di Assifact (nella foto), ha commentato: “Il factoring ha dimostrato la sua capacità di essere sempre più al fianco delle imprese, sia nelle fasi di crescita del mercato sia nelle situazioni di congiuntura economica negativa, e di svolgere un ruolo di sostegno della liquidità, che si rivela utile anche per le imprese in difficoltà finanziarie. Ma la liquidità da sola, spesso, non basta: le società di factoring svolgono un ruolo di vero e proprio partner strategico, supportando la gestione dei crediti commerciali, ottimizzando la struttura finanziaria dell’impresa, valorizzando e sviluppando le relazioni di filiera. Nel caso delle imprese in difficoltà, la società di factoring può inoltre svolgere il ruolo di regista del risanamento, in sinergia con gli altri attori coinvolti”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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