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Danimarca, riaprono gli aeroporti chiusi dopo incursioni di droni

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Danimarca, riaprono gli aeroporti chiusi dopo incursioni di droni

Gli aeroporti della Danimarca occidentale sono tornati operativi dopo essere rimasti chiusi per ore a causa dell’ingresso di droni non identificati nello spazio aereo durante la notte. L’aeroporto di Billund, il secondo più grande del Paese, ha sospeso i voli per circa un’ora, mentre lo scalo di Aalborg, utilizzato sia per il traffico civile che militare, è rimasto chiuso per tre ore. La misura ha causato disagi a centinaia di passeggeri e l’interruzione di rotte commerciali strategiche.

Danimarca, riaprono gli aeroporti chiusi dopo incursioni di droni

Gli avvistamenti non hanno riguardato soltanto Billund e Aalborg. Secondo la polizia danese, droni sono stati osservati anche nei pressi degli aeroporti di Esbjerg e Sønderborg, oltre che in prossimità della base aerea di Skrydstrup, che ospita caccia F-16 e F-35 della Royal Danish Air Force. Un’area ad alta sensibilità militare, dunque, finita sotto osservazione notturna da parte di velivoli senza pilota.

Un attacco coordinato
Le autorità parlano di uno schema d’azione simile a quello che, all’inizio della settimana, aveva già costretto a bloccare per ore i voli all’aeroporto di Copenaghen. L’episodio, definito dalla polizia come il più grave “attacco” mai registrato contro le infrastrutture critiche del Paese, sembra inserirsi in una serie di azioni coordinate che hanno colpito vari hub europei negli ultimi mesi.

Il sospetto sul ruolo russo
Gli investigatori danesi collegano l’accaduto a una serie di presunte incursioni di droni russi e ad altri episodi di disturbo verificatisi in Europa. Pur senza prove definitive, la pista russa resta la più discussa nelle analisi dei servizi di intelligence. Dal canto suo, l’ambasciatore di Mosca a Copenaghen, Vladimir Barbin, ha negato ogni coinvolgimento del suo Paese nell’incidente, definendo “prive di fondamento” le accuse rivolte ai russi.

Una sfida alla sicurezza europea
Gli episodi mettono in luce la crescente vulnerabilità delle infrastrutture critiche europee di fronte a incursioni condotte con droni. Si tratta di strumenti relativamente economici, facili da manovrare a distanza e capaci di mettere in crisi sistemi complessi come il traffico aereo civile e militare. La Danimarca, come altri Paesi della NATO, sta accelerando l’adozione di sistemi anti-drone, ma gli eventi delle ultime ore confermano quanto il fenomeno sia difficile da contrastare.

Conseguenze per i passeggeri
Le chiusure hanno generato ritardi e cancellazioni su decine di voli, in particolare su quelli diretti verso le principali destinazioni europee. Billund è un hub fondamentale per i collegamenti con il resto del continente, mentre Aalborg riveste un ruolo chiave anche per la logistica militare. La temporanea paralisi di questi scali evidenzia la capacità di un’azione condotta con mezzi limitati di generare conseguenze rilevanti sull’intera rete dei trasporti.

L’allerta resta alta
Nonostante la riapertura degli scali, il livello di allerta resta elevato. La polizia danese continua a monitorare i cieli con sistemi radar e unità specializzate, mentre il governo ha convocato un comitato di sicurezza nazionale per valutare nuove misure di protezione. Nei prossimi giorni, secondo fonti interne, potrebbero arrivare annunci relativi a un rafforzamento della cooperazione con altri Paesi europei in materia di difesa anti-drone.

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