Covivio ha firmato un accordo per l'acquisizione della quota dell'8,3% di Covivio Hotels detenuta da Generali, in cambio di nuove azioni Covivio. Questa operazione, che equivale all’acquisizione di asset per 500 milioni di euro e un aumento di capitale di circa 300 milioni di euro, segna un passo importante per il rafforzamento di Covivio nel settore alberghiero, un mercato in crescita. A seguito di questa operazione di conferimento, che dovrebbe essere completata entro la fine di aprile, Covivio deterrà il 52,2% del capitale della sua controllata Covivio Hotels e lancerà un'offerta pubblica di scambio obbligatoria per la quota restante del capitale. “In qualità di pioniere e leader nel settore immobiliare alberghiero, oggi Covivio rafforza significativamente la sua posizione in questo mercato dinamico e in crescita. Questa operazione ci permette di continuare a bilanciare il nostro portafoglio tra uffici, residenziale e hotel e di rafforzare il patrimonio netto del Gruppo”, ha dichiarato Christophe Kullmann, amministratore delegato di Covivio.
Covivio rafforza la sua partecipazione in Covivio Hotels
Pioniere nell’immobiliare alberghiero in Europa fin dal 2005, Covivio opera in questa asset class attraverso la sua controllata Covivio Hotels. Società in accomandita semplice quotata all'Euronext di Parigi, Covivio Hotels è controllata al 43,9% da Covivio e al 53,5% da investitori istituzionali di lungo termine: Crédit Agricole Assurances, BNP Paribas Cardif, Generali, Assurances du Crédit Mutuel, Sogecap e CDC. Ieri dunque Covivio e Generali hanno firmato un accordo per il conferimento della partecipazione dell'8,3% in Covivio Hotels detenuta da Generali in cambio di nuove azioni Covivio. L'operazione, che è soggetta all'approvazione dell’organismo di vigilanza AMF, sarà effettuata sulla base di un rapporto di cambio di 31 azioni Covivio per 100 azioni Covivio Hotels, post stacco del dividendo 2023. A seguito del closing del conferimento, previsto per la fine di aprile, Covivio deterrà il 52,2% delle azioni e dei diritti di voto di Covivio Hotels e presenterà un'offerta pubblica di scambio semplificata obbligatoria per il resto delle azioni di Covivio Hotels, sulla base di un rapporto di cambio di 31 azioni Covivio per 100 azioni Covivio Hotels. Covivio Hotels nominerà un esperto indipendente che esprimerà un parere sui termini finanziari dell'Offerta. L'offerta, soggetta all'approvazione dell'AMF, dovrà essere approvata dall'Assemblea generale di Covivio il 17 aprile 2024. Covivio non intende esercitare uno squeeze-out a seguito del completamento dell'Offerta.
Trainato dalla tendenza a lungo termine dello sviluppo del turismo, il settore dell'hospitality offre solide prospettive di crescita. Registrando un aumento medio dei prezzi del +10% nel 2023 rispetto al 2022, il settore ha dimostrato ancora una volta il suo pricing power. Dal 2009, il RevPAR è aumentato in media del +3,4% all'anno, mentre l'inflazione è aumentata del +2,2% all'anno. Le prospettive di crescita della domanda sono promettenti grazie allo sviluppo del turismo, sia per i clienti nazionali (crescita media dei pernottamenti prevista del +3,3% annuo entro il 2030) che per quelli internazionali (crescita annua prevista del +6%). Anche la debolezza dell'offerta futura dovrebbe stimolare l'aumento del RevPAR: a fronte di una crescita prevista del +5%/anno dei pernottamenti entro il 2030, l'offerta futura rappresenta in media il 3% dello stock esistente in Europa e solo l'1,5% in Francia. Nel frattempo, le pressioni politiche e normative limitano sia lo sviluppo di strutture turistiche di tipo AirBnB che l'apertura di nuovi hotel.
Con l'acquisizione della partecipazione di Generali in Covivio Hotels, che rappresenta l'equivalente di 500 milioni di euro di asset, Covivio rafforza la sua esposizione a un portafoglio di 313 hotel di prima categoria, l'89% dei quali si trova nelle principali città turistiche europee come Parigi, Berlino, Roma, Londra, Barcellona e Madrid. La quota di hotel nel portafoglio di Covivio salirà al 20% rispetto al 17% alla fine del 2023 (fino al 32% in caso di possesso del 100% delle azioni a seguito dell'Offerta), accelerando così il bilanciamento del portafoglio tra uffici, residenziale e hotel. Quasi neutrale sul NAV (-0,3%2 e -1,6%2in caso di possesso del 100% delle azioni al termine dell'Offerta), l'operazione avrà un impatto positivo sull'utile netto ricorrente (utile EPRA rettificato) per azione di circa +1% (+5% in caso di possesso del 100% delle azioni al termine dell'Offerta). La guidance sull'utile netto ricorrente per il 2024 comunicata a metà febbraio 2023 (circa 440 milioni di euro) non tiene conto di questa operazione, il cui impatto sarà specificato nei risultati semestrali del 2024. Anche gli indicatori di indebitamento di Covivio miglioreranno, con il rapporto LTV di Covivio Hotels al 34% e il rapporto debito netto/EBITDA a 8,5x.