• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Saldi, Confimprese: previsioni negative. Solo il 30,4% ne approfitterà

- di: Barbara Leone
 
Saldi, Confimprese: previsioni negative. Solo il 30,4% ne approfitterà
Solo un terzo degli italiani approfitterà dei saldi invernali che iniziano domani in tutta Italia, tranne in Sicilia ( iniziati il 2 gennaio), Valle D’Aosta (partiti il 3) ed il Trentino Alto Adige (dove inizieranno sabato 7). Il 30,4% approfitterà dei saldi, ma più di 6 famiglie su 10 sono ancora indecise. A rilevare il sentiment degli italiani sull’imminente avvio dei saldi è il centro studi Confimprese in collaborazione con Innovation Team-Cerved, che ha condotto l’annuale sondaggio tra il 14 e il 19 dicembre.

Saldi, Confimprese: previsioni negative

Cala ancora la quota di chi non è intenzionato a fare shopping e passa dal 18,9% di un anno fa al 7,9% in occasione dei saldi invernali 2023. Stabile la spesa prevista, che si attesta sui 259 euro a nucleo familiare, in crescita del +4,4% rispetto ai saldi invernali 2022. Solo il 6,9% delle famiglie dichiara che la spesa sarà maggiore rispetto allo scorso anno, con un incremento medio di circa 100 euro per famiglia. Tra il 7,9% che non ha intenzione di fare acquisti, le motivazioni principali riguardano la decisione di risparmiare per fare acquisti più interessanti in futuro oppure perché il periodo attuale non invoglia. Per il 21% pesa il periodo che stiamo vivendo, mentre il 18,7% dice che non avrà occasione di fare acquisti.

“Le previsioni sull’avvio dei saldi invernali sono negative. Gli italiani preferiscono destinare i risparmi non agli acquisti di bene voluttuari, ma alle vacanze soprattutto in Italia nelle città d’arte e destinazioni montane - afferma Mario Resca, presidente Confimprese -. Persino Milano è stata inclusa negli itinerari turistici tra le mete da visitare. Le previsioni rimangono problematiche, la fiducia consumatori è sempre negativa, l’onda lunga si protrarrà anche il prossimo anno, con la speranza che il conflitto non duri per tutto il 2023. A questo proposito 8 famiglie su dieci segnalano di aver subito un impatto negativo sul reddito e una quota leggermente più alta prevede di dover affrontare un periodo difficile nei prossimi mesi”. Tra le categorie merceologiche, abbigliamento-accessori è la principale voce di spesa per il 68,6% delle famiglie, seguita ad ampia distanza dai prodotti igiene e beauty (37,2%) e dall’elettronica di consumo (35,3%). Nei canali di vendita continua la forte progressione dello shopping cittadino, indicato come prima scelta dal 36,3% delle famiglie. Arretrano sia i centri commerciali (39,5%) sia l’online (12,2%).
Notizie dello stesso argomento
Trovati 113 record
21/12/2025
Casa e affari: il rischio dei falsi agenti immobiliari
Falsi agenti immobiliari, abusivismo e rischi per chi compra o vende casa in Umbria. Dati,...
21/12/2025
Rottamazione quinquies 2026: guida definitiva e vantaggi
Rottamazione quinquies 2026: chi può aderire, quali debiti rientrano, rate fino a 9 anni, ...
21/12/2025
Culle vuote e imprese al collasso: l’inverno demografico italiano
Il crollo delle nascite svuota il mercato dell’infanzia: chiuse 3.300 imprese in dieci ann...
21/12/2025
Natale in Borsa: volumi sottili, dati Usa e il rebus “Santa rally”
Borse europee in modalità festiva: scambi ridotti, focus su dati Usa, verbali Fed e Santa ...
21/12/2025
Banco Bpm riscrive la governance: partita sul cda 2026
Banco Bpm apre il cantiere governance per adeguare lo statuto alle nuove regole Consob. Su...
21/12/2025
In Umbria le imprese non falliscono: restano senza eredi
In Umbria le imprese non falliscono ma restano senza eredi. Sette numeri spiegano perché l...
Trovati 113 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720