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Confcommercio: "Necessari più sostegni al settore del turismo"

- di: Daniele Minuti
 
Confcommercio: 'Necessari più sostegni al settore del turismo'
Confcommercio ha pubblicato i risultati di un'indagine realizzata in collaborazione con SWG e basata su dati Istat e Bankitalia, relativa allo stato del turismo italiano per la fine dell'anno. E i numeri del report sono impietosi: per il settore, il 2021 terminerà con almeno 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze in meno rispetto al 2019 (13 milioni di viaggi in meno degli italiani all'estero).

Confcommercio: "Necessari più sostegni al settore del turismo"

Sono addirittura 5 milioni le vacanze cancellate per il periodo che va da Natale all'Epifania (5,3 milioni ridotte, 7 milioni in sospeso), il tutto per via dell'impennata dei contagi da Covid: 6 intervistati su 10 sono stati fuori casa per al massimo 2 giorni senza lasciare la propria regione, con il 5% che è andato all'estero. Con numeri così pesanti, la possibile ripresa slitta all'estate del prossimo anno, oltre 2 anni dopo l'inizio della crizi.

Confcommercio è chiara nella sua analisi: "In questa situazione  è evidente che il Governo deve sostenere in particolare queste componenti della filiera turistica adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito, ma anche interventi fiscali e di contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite. Per questo chiediamo con forza e urgenza la proroga della cassa integrazione concessa alle attività ferme a causa dell’emergenza sanitaria, in scadenza il prossimo 31 dicembre, almeno fino al mese di giugno. La decontribuzione per il reinserimento lavorativo per il comparto del turismo organizzato che conta almeno 40mila dipendenti e composto da un’alta percentuale di micro imprese con meno di cinque dipendenti, che non hanno dunque alcun altro strumento a tutela dei livelli di occupazione, e indennizzi certi e immediati per le discoteche, le sole a pagare le conseguenze alla nuova emergenza pandemica con la chiusura per decreto".

Il presidente Sangalli ha commentato così: "La crisi Covid sta impattando sempre di più sull’intera filiera turistica con migliaia di imprese che rischiano realmente la chiusura soprattutto alberghi, tour operator e agenzie di viaggio. Le risorse messe in campo finora dal Governo non sono sufficienti, sono necessari e urgenti più sostegni, la proroga della cassa integrazione e adeguate moratorie fiscali. Non è pensabile un’economia italiana senza il traino fondamentale del turismo".
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