Confcommercio: "Economia in stagnazione, permangono le incertezze"

- di: Daniele Minuti
 
La Congiuntura Confcommercio di aprile conferma le difficoltà dello scenario economico in Italia: nel corso del mese, dopo un primo trimestre di stasi, i segnali di risveglio vengono confermati con una variazione congiunturale prevista dello 0,3% (ma crescita nulla su base annua).

Confcommercio: "Economia in stagnazione, permangono le incertezze"

A marzo, l’Indicatore dei Consumi Confcommercio è salito dell'1,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, un risultato legato alla crescita del 5,8% della domanda per i servizi e al calo dello 0,4% di quella relativa ai beni. Le famiglie sembrano spinti ad alzare il livello di consumo pre-pandemia, trend che ha tenuto in terreno positivo la variazione della domanda in questi mesi (variazione tendenziale del trimestre a +1,6%), nonostante i consumi delle famiglie in volume restino ancora lontani dagli standard precedenti al 2020 (il ritorno è stimato per il secondo semestre del 2024).

Date le dinamiche registrate, viene stimato un calo dello 0,3% dei prezzi al consumo per aprile, con crescita del 7,5% su base annua: la tendenza al rientro dei trend inflazionistici sono ancora guidati dal calo dei prezzi di energia e gas.

Mariano Bella, direttore dell'Ufficio Studi (nella foto), ha commentato: "Il primo trimestre del 2023 si dovrebbe essere chiuso con una sostanziale stagnazione dell’economia italiana. La stima, pure allontanando l’ipotesi della modesta recessione tecnica, non elimina le incertezze e le preoccupazioni sul prosieguo dell’anno, anche in ragione del peggiorato quadro internazionale. In Italia il mercato del lavoro ha evidenziato confortanti segnali di tenuta anche a febbraio, nonostante il rallentamento dell’attività registrato tra la fine del 2022 e gennaio 2023. Questo elemento ha permesso, in termini aggregati, di contenere la perdita del potere d’acquisto subita dalle famiglie a causa dell’elevata inflazione. La variazione dei prezzi al consumo ha comunque decelerato in misura significativa dopo aver toccato il punto di massimo a novembre 2022".
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