Confagricoltura: "Vendemmia a rischio per via delle alluvioni"

- di: Daniele Minuti
 
L'allerta gialla  diffusa della Protezione Civile in Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana per via dei temporali preoccupa Confagricoltura, specialmente per le conseguenze che potrebbero esserci nelle campagne dove si sta entrando nel vivo della vendemmia.

"Il cambiamento climatico in atto" - spiega la nota ufficiale - "fa sì che si scarichino vere e proprie bombe d'acqua localizzate in alcune aree; mentre in altre solo sporadiche e insufficienti bagnature: così complessivamente il livello di umidità del terreno resta estremamente basso e le colture, in assenza di irrigazione, continuano a patire la siccità. Senza dimenticare il rischio alluvioni, passando da un eccesso all’altro: da zero pioggia a fenomeni virulenti, con l’acqua che scorre sui terreni aridi e non viene assorbita causando, peraltro, forte erosione del suolo fertile".

Si moltiplicano quindi le preoccupazioni per l'agricoltura, in assoluto il settore economico che sta soffrendo maggiormente l'impatto dei cambiamenti climatici: l'inferno con temperature oltre le medie stagionali e la primavera con diversi eventi straordinari hanno messo in ginocchio il segmento. Ora c'è da prepararsi ai temporali che hanno seguito la siccità e gli incendi boschivi.

Il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha commentato: "È necessario rivedere la normativa sulle calamità naturali, a partire dal D.Lgs. 102/2004, e sul Fondo di Solidarietà Nazionale, che risulta inadeguato. Occorre un approccio nuovo da parte del legislatore, per permettere alle aziende di avere strumenti più efficaci, sia per quello che concerne la protezione attiva, sia per ciò che riguarda la materia mutualistico-assicurativa, con polizze innovative per la tutela del reddito aziendale. Dobbiamo sfruttare nel migliore dei modi l’occasione del Recovery Plan. L’agricoltura negli ultimi decenni ha ridotto di quasi il 30% il consumo idrico, impegnandosi ad adottare modelli sostenibili di gestione, quali l’irrigazione di precisione. Oggi vanno ristrutturate con urgenza le reti idriche e creati nuovi invasi. Nel nostro Paese, infatti, solo l’11% dell’acqua piovana viene trattenuta".

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