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Concordato preventivo biennale, niente proroga per le imprese (ma forse arriva una seconda edizione)

- di: Redazione
 
Concordato preventivo biennale, niente proroga per le imprese (ma forse arriva una seconda edizione)

Nonostante le richieste di alcune Associazioni di categoria per la proroga del concordato preventivo, il Governo  ha ribadito che la partita si è chiusa ieri, giovedì 31 ottobre. Ma una proroga c’è (dieci giorni a partire dal 30 ottobre) per il versamento con gli F24, a causa dell’irregolare funzionamento del sistema F24 di Sogei del 29 e 30 ottobre.

Concordato preventivo biennale, niente proroga per le imprese

Inoltre, il governo starebbe ragionando su una riapertura dei termini del concordato fino a fine anno. Una soluzione diversa da quella della proroga, un semplice allungamento dei tempi che avrebbe fatto slittare il conteggio delle risorse incassate e quindi il loro impiego. La riapertura dei termini, invece, sgancerebbe la seconda edizione del concordato dalla prima, con scadenze differenti e due diverse tranche di incasso.

Intanto,  nell’ultimo giorno utile per aderire al concordato preventivo, dopo Cna ed altre associazioni era stata Confartigianato a ribadire “la necessità di una proroga del termine per aderire al concordato preventivo biennale. La richiesta - ha sostenuto Confartigianato - è motivata dall’esigenza di disporre di maggiore tempo per fornire adeguata informazione a tutte le imprese interessate”.

“La proroga della scadenza – ha detto il presidente di Confartigianato, Marco Granelli – è indispensabile per permettere alle imprese di valutare e decidere l’adesione al concordato preventivo. Solo in questo modo potremo garantire il successo dell’iniziativa e una reale opportunità per le imprese”.

L’Associazione ha rafforzato la richiesta basandosi sull’esito di un sondaggio che ha interessato le proprie Associazioni territoriali ed è stato condotto fra oltre 46mila imprese che presentano i requisiti di accesso al concordato. La rilevazione ha interessato territori nei quali si concentra il 50,5% delle imprese artigiane italiane, il 45,8% delle micro e piccole imprese e il 46,8% degli imprenditori soggetti a Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale.

Il risultato dell’indagine è che al 22 ottobre le imprese che stato possibile contattare da Confartigianato per illustrare i vantaggi e le criticità del concordato erano circa il 70% della platea di quelle ammesse al concordato. Il tasso di adesione tra gli imprenditori contattati al 22 ottobre è di oltre il 18%”. “Vista l’accelerazione nelle adesioni registrata nell’ultimo periodo – ha affermato Confartigianato - e il numero di incontri con le imprese previsto dalle Associazioni di Confartigianato in questi ultimi 7 giorni, il tasso definitivo di adesione è destinato ad aumentare per raggiungere almeno il 23%”.

Ma non c’è stato nulla da fare, in termine non è stato prorogato.

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