La nostra biblioteca: anche questa volta Gabriel Allon salva il mondo dalla catastrofe

- di: Diego Minuti
 
Non è che sia realmente facile scrivere di un libro che, facendo parte di una saga giunta ormai, se non abbiamo calcolato male, al ventitreesimo capitolo.
Anche se, come per i libri di Daniel Silva, si è aiutati dal fatto che la ''confezione'' è sempre perfetta, per quanto riguarda l'ambientazione, lo stile, il nitore dei personaggi, la documentazione storica che ne è alla base.
Il cuore della saga di Silva è l'ormai mitico Gabriel Allon che per difendere il suo Paese, Israele, ha accantonato la sua passione per le arti figurative, diventando dapprima agente, poi il capo di un segretissimo ufficio incaricato di difendere, ovunque e con ogni mezzo, gli interessi nazionali.

La nostra biblioteca: anche questa volta Gabriel Allon salva il mondo dalla catastrofe

Dopo ferimenti, durissime prove personali (ha perso il figlioletto in un attentato, che ha devastato la mente e il corpo della prima moglie) e azioni cruente oltre che geniali, Gabriel è riuscito a ritirarsi e, da privato cittadino, fare ciò che ama quasi più che dipingere: restaurare opere d'arte.
Per questo ha scelto di vivere con la seconda moglie e i due figli gemelli a Venezia.

Tutto secondo i suoi sogni, se non fosse che, essendo ancora il migliore sulla piazza, il passato lo segue da presso. Come accade, appunto, ne ''Il collezionista'' (HarperCollins - pag.400 - 19,00 euro) che, prima che essere una categoria dello spirito, in questo caso è il nome usato per il capo di una società petrolifera danese che, nonostante la guerra in Ucraina, fa ancora affari con la Russia e con il circolo magico del suo presidente che non viene mai menzionato con precisione, ma che è ritagliato sulle forme di Vladimir Putin.
Partendo dallo strano omicidio, in una splendida villa ad Amalfi, di un amante dell'arte, che si dimostra poi invischiato nella sparizione di uranio arricchito, a suo tempo trattato dal Sud Africa, ante apartheid, e dalla sparizione di un preziosissimo quadro, Allon comincia una pericolosa corsa ad ostacoli all'incontrario, partendo dal furto per arrivare a disinnescare, non in senso figurato, la minaccia di una esplosione nucleare, causata ad arte da Mosca per giustificare un attacco atomico contro l'Ucraina.

Ne ''Il collezionista'' gli ingredienti delle spy stories ci sono tutti, anche una bellissima ladra che, più per sfidare sé stessa che per altro (anche se c'è una bella ricompensa), diventa la complice di Allon e della sua squadra di specialisti, a caccia della bomba.
Alla fine, come da copione, il bene vince, Allon allontana il mondo dall'orlo del baratro, tutti sono contenti, ad eccezione degli oligarchi russi e del loro presidente, che dovranno cercare un altro modo per cancellare dalla cartina geografica l'Ucraina.
Come detto, anche questo libro di Silva non ha difetti, se non il fatto che, dopo oltre vent'anni, il suo personaggio centrale comincia a mostrare un minimo di stanchezza. E vorremmo vedere, sempre a difendere il mondo dalla fine!
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