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Calenda: "I commercialisti suppliscono a uno Stato che non funziona: inaccettabile"

- di: Barbara Bizzarri
 
Calenda: 'I commercialisti suppliscono a uno Stato che non funziona: inaccettabile'
“I commercialisti, come spesso accade in Italia, suppliscono a ciò che lo Stato non riesce a fare. Non c’è un fisco semplice, le norme sono difficili da interpretare e la responsabilità ricade sui commercialisti. È una sostituzione di responsabilità inaccettabile. In parte ciò avviene perché il nostro Paese ha un enorme ‘ufficio legislativo’, cioè produciamo una quantità incredibile di norme, spesso di difficilissima applicazione. Io ho provato a fare l’opposto: abbiamo introdotto Industria 4.0 e ha funzionato, ma anche lì, a un certo punto, l’Agenzia delle Entrate ha deciso che il credito d’imposta per ricerca e sviluppo doveva essere interpretato in modo diverso.”
Lo ha dichiarato Carlo Calenda, segretario di Azione, durante il suo intervento alla platea del convegno “Obiettivo Futuro 2024”, organizzato a Pisa dall’Associazione Nazionale Commercialisti, presieduta da Marco Cuchel.

Calenda: "I commercialisti suppliscono a uno Stato che non funziona: inaccettabile"

“Questa incertezza costante, questa incapacità dello Stato di fare uno dei suoi lavori primari, ovvero creare un sistema di tassazione semplice e comprensibile, in cui la responsabilità non ricada sui professionisti, è un esempio emblematico di come non funzionano i fondamentali dello Stato. In questo senso, i commercialisti sono come i medici: si assumono la responsabilità delle inefficienze statali e spesso ne pagano le conseguenze.”
“Tutto ciò deve cambiare, ma per farlo c’è un’unica strada, secondo noi: portare al governo persone che conoscono ciò di cui si occupano perché lo hanno già fatto fuori dalla politica. Altrimenti la politica resta quella che vediamo oggi, fatta di divisioni, di giochi tra destra e sinistra, di polemiche sterili su ciò che dice Tizio o Caio. Questo rumore, però, lo pagano i professionisti, che si ritrovano a operare in un campo che non è il loro.
Io credo che a voi commercialisti vadano scuse e ringraziamenti per quello che fate ogni giorno, supplendo a compiti che non dovrebbero essere vostri, ma che, con grande senso di responsabilità e buona volontà, svolgete comunque”
, ha concluso Calenda.

A margine dell’incontro, il presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Marco Cuchel, ha aggiunto: “Le parole del segretario Calenda sottolineano l’importanza cruciale del nostro lavoro. È un riconoscimento significativo per una categoria che, troppo spesso, si trova a dover sopperire alle inefficienze dello Stato, con dedizione e professionalità. Questo conferma che un cambiamento del sistema fiscale è non solo auspicabile, ma necessario.”
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