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Competenze e contrattazione: Brunetta invoca un'alleanza tra istruzione e lavoro

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Competenze e contrattazione: Brunetta invoca un'alleanza tra istruzione e lavoro

Nel corso della presentazione del rapporto Le competenze cognitive in Italia nel contesto internazionale, il presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha evidenziato le carenze nel livello di competenze cognitive tra gli adulti italiani. Un fenomeno che, secondo il rapporto, risente delle disuguaglianze territoriali e della frammentazione del sistema formativo.

Competenze e contrattazione: Brunetta invoca un'alleanza tra istruzione e lavoro

Brunetta ha sottolineato come il Cnel, insieme all’Inapp e al Ministero del Lavoro, possa contribuire a ridurre questi divari, rafforzando l’efficacia delle politiche di formazione continua e favorendo un migliore raccordo tra istruzione e mercato del lavoro.

La Contrattazione come leva di crescita

Un punto chiave dell’intervento di Brunetta è il ruolo della contrattazione collettiva come strumento per lo sviluppo delle competenze. "Il Cnel è il luogo che studia, valorizza e qualifica la contrattazione, elemento centrale delle relazioni industriali e del metabolismo economico del Paese", ha dichiarato.

Richiamando l’esperienza delle 150 ore per la formazione introdotte negli anni Settanta, il presidente del Cnel ha ricordato come la contrattazione collettiva abbia avuto un ruolo determinante nel facilitare l’accesso all’istruzione per molti lavoratori, permettendo il passaggio da operaio generico a specializzato. Un modello che oggi potrebbe essere ripensato in chiave moderna per rispondere alle esigenze di aggiornamento professionale richieste dall’innovazione tecnologica.

Un patto tra imprese e istruzione
La chiave per colmare il divario formativo è un’alleanza strutturata tra il sistema scolastico, quello della formazione professionale e le imprese. Secondo Brunetta, "il mondo del lavoro parla attraverso i contratti", ed è attraverso questi strumenti che si può facilitare la transizione verso modelli più avanzati di aggiornamento continuo.

Il tema si inserisce in un contesto più ampio, dove la trasformazione del mercato del lavoro impone un cambio di paradigma: servono investimenti mirati sulle competenze, una maggiore sinergia tra pubblico e privato e un rinnovato impegno nella formazione professionale come leva per la crescita economica e l’inclusione lavorativa.

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