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Borse: i mercati asiatici nervosi, dopo i timori di Wall Street sulle future mosse della Fed

- di: Redazione
 
Borse: i mercati asiatici nervosi, dopo i timori di Wall Street sulle future mosse della Fed
Le ''sofferenze'' provocate su Wall Street dalla parabola ancora ascendente dei prezzi negli Sati Uniti ha reso nervoso l'andamento delle borse asiatiche, con Shanghai e Seul aumentate, mentre Tokyo e Hong Kong hanno chiuso le contrattazioni in terreno negativo. Ieri la borsa americana ha accusato un arretramento dopo che un rapporto ha mostrato che i prezzi pagati dai produttori statunitensi sono aumentati a febbraio per la prima volta in cinque mesi, nonostante gli aumenti dei tassi per raffreddare l'attività economica e l'aumento dell'inflazione.

Borse: i mercati asiatici nervosi, dopo i timori di Wall Street sulle future mosse della Fed

Cosa che ha alzato il timore che la Federal Reserve potrebbe proseguire nella sua decisa politica di aumentare i tassi, non lasciando intravedere quando ad essa si porrà fine, comunque non prima della seconda metà dell'anno. Lo Shanghai Composite Index ha guadagnato lo 0,2% a 3.318,25, mentre il Nikkei 225 di Tokyo ha perso meno dello 0,1% a 27.506,79. L'Hang Seng di Hong Kong ha ceduto lo 0,4% a 20.536,53. Il Kospi di Seul è salito dello 0,9% a 2.435,43 e l'S &P-ASX 200 di Sydney ha perso meno dello 0,1% a 7.248,70. L'indiano Sensex ha aperto in ribasso dello 0,6% a 59.034,74. Nuova Zelanda, Bangkok e Jakarta hanno guadagnato, mentre Singapore ha segnato un arretramento.

A Wall Street, il benchmark S &P 500 ha perso lo 0,5% a 3.951,39. Il Dow Jones Industrial Average è salito di meno dello 0,1% a 32.661,84. Il Nasdaq è sceso dello 0,7% a 11.379,48.
Dopo l'ultima lettura dell'inflazione, gli analisti e gli investitori si aspettano che la Fed aumenti il suo tasso chiave almeno al 5,25% entro giugno. Alcuni si aspettano il 5,5%, il livello più alto in 22 anni (l'ultimo aumento della Fed è stato di 0,25 punti percentuali, la metà del livello più aggressivo dei precedenti).
Tra le peggiori performance, spicca quella della società di vaccini Novavax, crollata del 25,9% dopo aver avvertito che ci sono "sostanziali dubbi" sulla sua capacità di rimanere in attività nel prossimo anno. Novavax ha riportato una perdita netta di 657,9 milioni di dollari nell'ultimo anno.

Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento è salito di 8 centesimi a 77,77 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale di petrolio, ha guadagnato 12 centesimi a 84,43 dollari al barile a Londra.
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