Borse: i mercati asiatici contrastati, dopo i dati sull'inflazione americana
- di: Redazione
La giornata di contrattazioni sui mercati borsistici asiatici è stata contrastata, sull'onda delle notizie sull'andamento dell'inflazione negli Stati Uniti, che resta alta seppure mostra segnali di raffreddamento. Il benchmark giapponese Nikkei 225 è sceso di quasi lo 0,1% nelle negoziazioni pomeridiane a 29.102,25.
Borse: i mercati asiatici contrastati, dopo i dati sull'inflazione americana
Lo S &P/ASX 200 australiano è calato dello 0,1% a 7.249,00, mentre il Kospi della Corea del Sud ha guadagnato lo 0,1% a 2.499,99. L'Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,4% a 19.693,89, mentre lo Shanghai Composite è rimasto quasi invariato, guadagnando meno dello 0,1% a 3.319,53.
A Wall Street, l'S &P 500 è salito dello 0,2% a 4.129,20 dopo aver oscillato tra guadagni e perdite nel corso della giornata. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,2% a 33.487,87, mentre il Nasdaq Composite è salito dell'1% a 12.306,44.
Il percorso che sta seguendo l'inflazione - scesa al 4,9% il mese scorso, il livello più basso in due anni - induce gli analisti a pensare che la Federal Reserve, nella prossima riunione di giugno, possa lasciare invariati i tassi di interesse. E sarebbe la prima volta da più di un anno.
A spingere in alto i titoli dell'S&P 500 sono stati quelli tecnologici. Il titolo Amazon ha guadagnato il 3,3 %, Microsoft l'1,7%. Il rendimento del Treasury decennale è sceso al 3,43% dal 3,52%. Aiuta a fissare i tassi per i mutui e altri prestiti importanti. Il rendimento dei Treasury a due anni, che si muove maggiormente sulle aspettative per l'azione della Fed, è sceso al 3,90% dal 4,03%.
Nel commercio di energia, il greggio USA è salito di 70 centesimi a 73,26 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha guadagnato 75 centesimi a 77,16 dollari al barile.