• Intesa Nov 24 8501

Il sì tedesco a togliere il freno al debito mette il turbo ai mercati UE. Milano in vetta

- di: Matteo Borrelli
 
Il sì tedesco a togliere il freno al debito mette il turbo ai mercati UE. Milano in vetta
Le Borse europee hanno chiuso la seduta di oggi in territorio positivo, trainate dall’approvazione del maxi piano tedesco per superare il freno al debito e investire in difesa, infrastrutture e aiuti ai Laender. Piazza Affari si è distinta come una delle piazze più performanti, aggiornando i massimi dal dicembre 2007, mentre Wall Street ha mostrato un andamento incerto, oscillando tra guadagni e perdite.

L’Europa celebra il via libera tedesco
Il parlamento tedesco ha approvato con i voti di SPD, CDU-CSU e Verdi le modifiche costituzionali necessarie per bypassare il limite del debito, un segnale forte che ha rassicurato i mercati. Francoforte ha chiuso con un +0,98%, portando il DAX a 23.380 punti. Parigi ha registrato un incremento dello 0,5%, con il CAC 40 a 8.114 punti, mentre Londra ha guadagnato lo 0,29%, con il FTSE 100 a 8.705 punti.
Piazza Affari, tuttavia, ha superato le attese, con il FTSE MIB in rialzo dell’1,31% a 39.533 punti, avvicinandosi ai livelli di fine 2007. Tra i titoli più performanti, spiccano Iveco (+5,9%), Prysmian (+3,6%) e Stellantis (+2,4%). Il settore bancario ha mostrato solidità, con Unicredit in testa (+2,54%), seguita da Mediobanca (+2,1%) e Generali (+2,37%). Anche Unipol ha registrato un buon rialzo (+2,6%), mentre Tim ha subito prese di beneficio, chiudendo in calo dell’1,85%.

Wall Street incerta, oro in ripresa
Fino a questo momento Wall Street ha mostrato un andamento altalenante. Gli indici principali, tra cui il Dow Jones e lo S&P 500, hanno oscillato tra guadagni e perdite, riflettendo l’incertezza degli investitori sui prossimi movimenti della Federal Reserve. Il mercato statunitense è sotto pressione a causa delle attese sui tassi di interesse e delle tensioni geopolitiche.
Sul fronte delle materie prime, l’oro ha registrato una seduta positiva, con un guadagno dell’1,17%, portandosi a 1.940 dollari per oncia. Al contrario, il petrolio ha subito un calo dell’1,18%, con il Light Sweet Crude Oil scambiato a 66,78 dollari al barile. Anche altre materie prime come il rame e il gas naturale hanno mostrato segnali contrastanti, con il rame in leggero rialzo (+0,3%) e il gas naturale in calo dello 0,8%.

Valute: stabilità per l’euro, dollaro in attesa
L’euro ha mantenuto una posizione stabile rispetto al dollaro, scambiandosi a 1,094. La sterlina britannica ha registrato un leggero incremento dello 0,1% rispetto al dollaro, portandosi a 1,282. Il yen giapponese, invece, ha mostrato una lieve flessione dello 0,2%, con il cambio a 148,50 yen per dollaro.

Spread e rendimenti
Lo spread Btp-Bund si è mantenuto stabile a +107 punti base, con il rendimento del Btp decennale al 3,86%. I rendimenti dei titoli di stato tedeschi sono rimasti invariati, riflettendo la fiducia dei mercati nella stabilità finanziaria della Germania.

Titoli mid-cap in evidenza a Piazza Affari
Tra i titoli mid-cap, Ferragamo ha chiuso in forte rialzo (+4,90%), seguito da Technoprobe (+4,12%) e D’Amico (+3,42%). Ariston Holding ha registrato un incremento del 3,16%. Tra le performance negative spiccano Danieli (
 -2,00%), Moltiply Group (-1,95%) e Mondadori (-1,63%). Altri titoli mid-cap in evidenza includono Caltagirone (+2,8%) e Banca Ifis (+2,1%), mentre Alerion Clean Power ha chiuso in calo dell’1,44%.

Dichiarazioni degli esperti
“L’approvazione del piano tedesco è un segnale importante per i mercati europei, che dimostrano di credere nella capacità della Germania di sostenere la crescita economica”, ha dichiarato Marco Valli, capo economista di Unicredit, in un’intervista rilasciata il 18 marzo 2025. “Tuttavia, l’incertezza sui mercati statunitensi rimane un fattore di rischio da monitorare”.

Previsioni 
I mercati europei continuano a beneficiare delle politiche espansive e degli investimenti pubblici, ma l’attenzione rimane alta sui prossimi sviluppi della politica monetaria della Fed e sulle tensioni geopolitiche. L’oro, considerato un bene rifugio, potrebbe continuare a beneficiare dell’incertezza globale, mentre il petrolio potrebbe rimanere sotto pressione a causa delle preoccupazioni sulla domanda.
In sintesi, la giornata di lunedì ha confermato la resilienza dei mercati europei, con Piazza Affari in prima linea. Tuttavia, l’andamento incerto di Wall Street e le tensioni globali lasciano spazio a una certa cautela nei prossimi giorni.

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