Borsa: Europa perde slancio a meta' seduta, Milano segna +0,2%

- di: RCor
 
Si spegne il rimbalzo delle Borse europee che azzerano i guadagni sotto il peso di vendite in particolare su utility, farmaceutici e minerari. A meta' seduta Piazza Affari segna +0,25%, dopo essere salito anche dell'1,2% nelle prime ore di contrattazione, e anche gli altri listini hanno perso slancio: Parigi (dopo il tonfo da -6,2% della scorsa settimana) e' piatta cosi' come Francoforte, mentre Londra e' sotto la parita' e Madrid cede lo 0,6%. Sottotono i futures di Wall Street: gli indici Usa sono rimasti vicini ai massimi storici nelle ultime sedute non risentendo della turbolenza europea innescata dal voto per il Parlamento Ue e dall'estrema incertezza in cui si svolgeranno le elezioni parlamentari francesi. A Piazza Affari Unipol (+2%) e' la migliore di giornata con i nuovi rumors sulla volonta' del gruppo bolognese di giocare, insieme alle sue partecipate Bp Sondrio (+1,7%) e Bper (+0,7%), un ruolo nel riassetto di Mps (+0,4%). In risalita anche i big del credito come Unicredit e Intesa Sanpaolo. Rimbalzo per Leonardo (+1,1%) che la scorsa settimana aveva ceduto il 12% complessivo tra realizzi e la sorpresa dello stop alle trattative con Knds per la fornitura del carro armato Leopard2 all'esercito italiano. Tra i titoli in rosso Erg e' penalizzata a causa di un giudizio "underperform" arrivato da BofA. Giu' come in Europa i titoli legati al settore sanitario (Amplifon, Diasorin, Recordati) e le utility. Nexi cede l'1,2% mentre potrebbe essere rinviata l'acquisizione del business di merchant acquiring dalla spagnola Sabadell. Fuori dal Ftse Mib perde l'1% Fincantieri: il titolo, che e' arrivato a perdere il 3%, viene da una fase di ribasso legata all'imminente aumento di capitale ed e' nella prima seduta dal raggruppamento azionario (1 nuova azione ogni 10 esistenti) deliberato la scorsa settimana dall'assemblea. A meta' mattina e' arrivata inoltre la notizia della scomparsa del presidente Claudio Graziano. Sul mercato valutario, l'euro recupera quota 1,07 dollari. Petrolio in lieve calo con il Brent agosto a 82,5 dollari al barile e il Wti luglio a 78,3 dollari al barile. Gas naturale in calo del 2% a 34,7 euro al megawattora.
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