Le Borse europee si muovono in ordine sparso nella seduta di martedì 15 aprile, nonostante la tregua annunciata dal presidente americano Donald Trump sui dazi per le auto, che ha alimentato gli acquisti su alcuni titoli del comparto automobilistico. A pesare sul listino parigino è invece lo scivolone del settore del lusso, dopo la trimestrale deludente di Lvmh che ha scatenato una raffica di vendite.
Borse: Europa in ordine sparso, giù il lusso, Milano corre con Stellantis
Il titolo del colosso francese del lusso cede l’8%, segnando la peggior performance della seduta tra i big europei. Una frenata che coinvolge anche Christian Dior, in calo del 7,23%, Burberry (-3,9%), Kering (-2,9%) ed Hermès (-1,66%). Proprio Hermès conquista, per effetto domino, il primato di maggiore capitalizzazione nel comparto, scalzando temporaneamente Lvmh. La debolezza del comparto, fortemente esposto alla domanda cinese e internazionale, contribuisce a frenare l’indice Cac 40 di Parigi, che chiude a +0,3%, fanalino di coda tra le principali piazze europee.
Bene Milano e Francoforte, Stellantis in evidenza
A trainare il listino milanese è la performance brillante di Stellantis, che mette a segno un balzo del 5,66%, favorito proprio dall’ipotesi di una distensione sui dazi. Il gruppo automobilistico, con importanti stabilimenti in Canada e Messico, si conferma tra i principali beneficiari di un allentamento delle tensioni commerciali. Il Ftse Mib archivia la seduta con un guadagno dell’1,3%, preceduto solo da Francoforte (+1,44%), sostenuta a sua volta da acquisti sul comparto auto. Bene anche Madrid (+1,18%) e Londra (+0,88%).
Brillano a livello settoriale anche Bmw (+3,96%), Volkswagen (+3,53%) e Mercedes (+3,37%), mentre risultano più contenuti i guadagni per Porsche (+1,38%) e Ferrari (+0,78%), meno esposte agli effetti delle barriere commerciali. Tra i finanziari, in evidenza Société Générale (+2,34%), seguita da Mediobanca e Unicredit (entrambe +1,9%), Mps (+1,8%), Commerzbank (+1,78%) e Banco Bpm (+1,71%).
Occhi sulla Bce e dati macro in arrivo
Sul fronte macroeconomico, gli investitori guardano con attenzione a giovedì prossimo, quando la Banca centrale europea potrebbe annunciare un taglio dei tassi di 25 punti base. Intanto si attendono i dati dell’indice Zew dalla Germania e dell’intera Eurozona, insieme alla produzione industriale di febbraio. I future Usa viaggiano in territorio positivo, segnalando un avvio tonico per Wall Street.
Materie prime e valute: oro sui massimi, dollaro in calo
Sul fronte delle materie prime, il petrolio Wti avanza dello 0,41% a 61,78 dollari al barile, mentre il gas naturale europeo sale dello 0,41% a 34,64 euro al MWh, invertendo la rotta dopo la debolezza dei giorni precedenti. L’oro, bene rifugio per eccellenza, si mantiene sui massimi a 3.230 dollari l’oncia (+0,45%). Sul mercato valutario, il dollaro si indebolisce, scendendo a 0,88 euro e 0,75 sterline.