Borse: bene i mercati asiatici, in attesa delle prossime decisioni della Fed

- di: Redazione
 
Interpretando il rallentamento dei salari negli Stati Uniti come una possibile spinta per la Fed a rallentare le sue misure anti-inflazione, gli investitori sembrano avere ripreso fiducia, come testimonia l'esito delle contrattazioni odierne nelle borse asiatiche, che hanno registrato guadagni sostanziali, soprattutto a Seul, Hong Kong e Taiwan (Tokyo era chiusa per una festività). A fare sperare in un clima migliore in Cina c'è stata anche una dichiarazione di un alto funzionario della Banca centrale, Guo Shuqing, secondo il quale è quasi terminata la stretta decisa da Pechino per le società tecnologiche. Per Guo Shuqing, il governo sosterrà le aziende del settore nella creazione di più posti di lavoro e nella competizione a livello globale. Le sue parole hanno spinto le quotazioni delle società interessate alla fine della stretta, come il gigante dell'e-commerce Alibaba, che ha registrato un +7,9%, e la società tecnologica Tencent, che ha messo a segno un robusto + 2,6%.

Borse: bene i mercati asiatici, in attesa della Fed

Tornando alle borse, l'indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato l'1,6% a 21.328,41 mentre l'indice Shanghai Composite è salito dello 0,5% a 3.174,33. In Corea del Sud, il Kospi ha registrato un buon + 2,5% a 2.347,07 (il titolo Samsung Electronics, la più grande azienda del Paese, ha registrato un apprezzamento della stessa ampiezza). Il benchmark di Taiwan è salito del 2,2% e l'indice SET di Bangkok ha guadagnato lo 0,9%, mentre l'australiano S &P/ASX 200 è avanzato dello 0,6% a 7.154,70. A spingere i mercati è stato, venerdì, il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti, che ha mostrato un rallentamento nei guadagni salariali dei lavoratori. Un fattore che potrebbe indurre la Federal Reserve ad attenuare la sua politica aggressiva, in termini di aumenti dei tassi di interesse, anche se le assunzioni nel mercato del lavoro potrebbero essere ancora troppo forti.

L'S &P 500 è salito del 2,3% a 3.895,08, segnando la sua prima settimana vincente nelle ultime cinque. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato il 2,1% a 33.630,61. Il composito Nasdaq ha guadagnato il 2,6%, chiudendo a 10.569,29. Anche le azioni delle piccole società sono aumentate, portando l'indice Russell 2000 del 2,3% a 1.792,80.
Il rapporto sull'occupazione ha mostrato che i salari a livello nazionale sono aumentati del 4,6% a dicembre rispetto all'anno precedente, il più piccolo aumento da due estati fa. Un aumento che era comunque atteso dagli economisti.
Il petrolio greggio di riferimento statunitense ha guadagnato 97 centesimi a 74,74 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il Brent è salito di 96 centesimi, a 79,53 al barile.
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