Tensioni Cina-Usa e dazi pesano sui mercati, oro in crescita.
Le borse asiatiche hanno vissuto una giornata di contrasti, influenzate dalle rinnovate tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e da dati economici eterogenei. In particolare, le recenti misure tariffarie reciproche hanno alimentato l’incertezza tra gli investitori.
Andamento dei principali indici asiatici
• Nikkei 225: L’indice giapponese ha terminato la sessione con un lieve aumento dello 0,09%, raggiungendo 38.809,00 punti. La stabilità dello yen e l’assenza di nuovi dati economici rilevanti hanno contribuito a questa performanc
• Shanghai Composite: Ha chiuso in calo dello 0,65%, attestandosi a 3.229,49 punti. Questo ribasso riflette le preoccupazioni legate alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.
• Shenzhen Component: In controtendenza, ha registrato un incremento dello 0,44%, chiudendo a 1.919,59 punti. Gli investitori sembrano aver trovato fiducia in settori specifici del mercato interno.
• Hang Seng: La borsa di Hong Kong ha subito una flessione dell’1,15%, chiudendo a 20.550,00 punti. Le preoccupazioni riguardanti le politiche commerciali statunitensi e le loro possibili ripercussioni sulle aziende locali hanno pesato sull’indice.
• Kospi: Il mercato sudcoreano ha mostrato un progresso dell’1,11%, chiudendo a 2.509,27 punti. La fiducia degli investitori è stata sostenuta da dati positivi nel settore tecnologico.
• S&P/ASX 200: L’indice australiano ha registrato un aumento dello 0,51%, chiudendo a 8.416,90 punti, grazie principalmente alla performance positiva del settore minerario.
Valute e materie prime
Sul fronte valutario, l’euro è rimasto relativamente stabile rispetto al dollaro, scambiato a 1,0384 USD.
Per quanto riguarda le materie prime, l’oro ha continuato la sua ascesa, con il prezzo spot che ha raggiunto 2.887,01 USD l’oncia, segnando un incremento dello 0,39%. Questo rialzo è attribuibile all’aumento della domanda di beni rifugio in un contesto di incertezza economica.
Tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina
Le recenti tensioni tra le due maggiori economie mondiali hanno avuto un impatto significativo sui mercati asiatici. La Cina ha risposto ai dazi americani del 10% sull’importazione di prodotti cinesi con misure simili, imponendo aliquote del 15% su carbone e gas naturale liquefatto provenienti dagli Stati Uniti, e un ulteriore 10% su petrolio, attrezzature agricole e auto di grossa cilindrata.
Queste dinamiche hanno alimentato l’incertezza tra gli investitori, portando a movimenti contrastanti nei principali indici della regione.