Borse asiatiche a due velocità, giù Tokyo e su la Cina
- di: Redazione
La Borsa di Seoul paga le follie golpiste del presidente sudcoreano, Yoon Suk-yeol, con nuovi elementi emersi sui piani che aveva con l’introduzione della legge marziale, tra cui l'arresto di politici di primo piano. L’indice Kospi, dopo un avvio in leggero calo, perde l’1,8%, mentre la valuta della Sud Corea, il won, cede lo 0,8% sul dollaro e si attesta a quota 1.425,42, con la valuta di Seoul che sarebbe stata sostenuta dalla Banca centrale con forti vendite di dollari sul mercato.
Borse asiatiche a due velocità, giù Tokyo e su la Cina
Chiude la seduta in flessione anche Tokyo (-0,77%), appesantita dalla tecnologia, con gli investitori che fanno scattare le prese di profitto in attesa dei dati dall'occupazione negli Usa. Lo yen, invece, è stabile sul dollaro e sull’euro.
Sui listini, cinesi, prevale il denaro, con Hong Kong che avanza dell'1,6%, Shenzhen dell'1,2% e Shanghai dell'1%. A spingere le Borse cinesi è l’attesa di nuove misure di stimolo da parte del governo, i cui leader si riuniranno la prossima settimana a porte chiuse per fare il punto sui target economici e i piani di sostegno al Paese per il 2025.
Intanto il petrolio è stabile dopo la decisione dell'Opec+ di prorogare i tagli alla produzione, mentre il Bitcoin scende sotto quota 100mila dollari per le prese di profitto una volta superata questa soglia. I future sull'Europa sono in calo, con lo Stoxx 50 che cede lo 0,4% in attesa del dato finale sul Pil dell'Eurozona, mentre quelli su Wall Street sono poco mossi in vista dei dati sul mercato del lavoro americano (a novembre è attesa la creazione di 220.000 nuovi posti di lavoro), che aiuteranno, insieme al dato sulle uste paga non agricole, a prevedere le prossime mosse della Fed sulla riduzione o meno dei tassi di interesse, e di quanto (il consensus, al momento, per il 74% degli operatori, è di un taglio dei tassi di 25 punti base).