Borse: tutti in terreno positivo i principali indici asiatici

- di: Redazione
 
È stata una buona giornata per le contrattazioni nelle borse asiatiche, che hanno beneficiato dell'ottimismo di ieri a Wall Street, alimentato dagli incoraggianti dati sui posti di lavoro negli Stati Uniti. Il benchmark giapponese Nikkei 225 è salito dello 0,4% per finire a 25.820,80. Lo S &P/ASX 200 australiano ha guadagnato quasi lo 0,1% a 7.063,60. Il Kospi della Corea del Sud ha registrato un incremento dello 0,6% a 2.269,71. L'Hang Seng di Hong Kong è balzato dell'1,3% a 21.055,60, mentre lo Shanghai Composite ha segnato un + l'1,1% a 3.156,44.

Borse: tutti in terreno positivo i principali indici asiatici

Per gli analisti, su questo che viene definito un ''rialzo misurato'' delle borse asiatiche, ha pesato l'incertezza sulla situazione sanitaria in Cina e sulle prospettive del settore immobiliare, da mesi ormai in crisi.
Il governo americano pubblicherà oggi il suo rapporto settimanale sulla disoccupazione e quello mensile sull'occupazione, relativo al mese di dicembre, sul quale c'è molta attesa. I forti numeri di posti di lavoro sono visti come un'indicazione delle pressioni inflazionistiche che supportano ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Ma i licenziamenti sono aumentati nel settore tecnologico, che sta affrontando il calo della domanda mentre l'inflazione comprime i consumatori.

A Wall Street, i principali indici sono saliti in seguito a un rapporto del governo che mostrava che le offerte di lavoro sono aumentate più del previsto a novembre. Le azioni hanno poi perso parte dei loro guadagni dopo che i verbali della riunione della Fed del mese scorso hanno sottolineato come la banca centrale rimanga determinata a mantenere alti i tassi per schiacciare l'inflazione. L'S &P 500 è salito dello 0,8% a 3.852,97, con oltre l'80% delle azioni in rialzo. Il Dow Jones Industrial Average ha registrato un + 0,4% a 33.269,77 e il Nasdaq Composite ha messo a segno un + 0,7% a 10.458,76. I titoli delle piccole società hanno superato il mercato più ampio, portando l'indice Russell 2000 dell'1,2% a 1.772,54.
Nel commercio di energia, il greggio USA di riferimento è salito di 1,09 dollari a 73,93 al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il Brent è salito di 1,11 dollari a 78,95 al barile.
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