Borse: nervosismo sui mercati asiatici, in calo tutti gli indici principali
- di: Redazione
I principali indici delle borse dell'area Asia-Pacifico hanno avuto chiusure in ribasso, nella giornata odierna di contrattazioni. Il benchmark giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,4% a 38.220,34. Stesso andamento per l'S & P/ASX 200 australiano (- 0,4% a 8.042,10); per il Kospi sudcoreano (- 0,8% a 2.667,65); per l'Hang Seng di Hong Kong (- 0,5% a 17.608,50), per lo Shanghai Composite (- 0,5% a 2.824,62).
Sembra, quindi, non avere ''generato'' ottimismo la notizia, data dalla Casa Bianca, che Pechino e Washington pianificheranno una telefonata nelle prossime settimane tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Borse: nervosismo sui mercati asiatici, in calo tutti gli indici principali
L'attenzione degli investitori sembra ora essere rivolta alla pubblicazione, domani, da parte del governo americano, dei dati sull'inflazione (con il rapporto sui consumi e le spese personali, il PCE) relativi al mese di luglio.
Gli economisti si aspettano che il PCE (uno degli indicatori maggiormente seguiti dalla Federal Reserve) mostri che l'inflazione è salita al 2,6% a luglio dal 2,5% di giugno.
Le azioni di Wall Street hanno chiuso in ribasso, con l'S & P 500 sceso dello 0,6%, dopo i cali dei titoli di Nvidia, Apple, Microsoft e Amazon.
Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,4%. Il tecnologico Nasdaq Compositeha chiuso in calo dell'1,1%.
Nello specifico, l'S & P 500 è sceso di 33,62 punti a 5.592,18; il Dow è sceso di 159,08 punti a 41.091,42; il Nasdaq di 198,79 punti a 17.556,03.
Il rendimento del Treasury decennale è salito al 3,84% dal 3,83% di martedì.
Per quanto riguarda le contrattazioni del petrolio, il greggio di riferimento statunitense è salito di 16 centesimi a 74,68 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha guadagnato 12 centesimi a 78,77 dollari al barile.