Borsa: Europa di slancio in attesa del lavoro Usa, a Milano (+1,1%) vola l'oil

- di: RCor
 
Prosegue sui mercati europei l'euforia per la fine dei timori sul default Usa grazie al voto del Congresso al tetto del debito che ha archiviato le incertezze sulla prima economia mondiale, rilanciando anche le quotazioni del petrolio. A meta' seduta, molte piazze finanziarie guadagnano oltre 1%: e' il caso di Londra (+1%), Milano (+1,1%), Francoforte (+1,1%) e Parigi (+1,2%). Gli acquisti si concentrano su materie prime, auto ed energetici. A contribuire all'ottimismo dei listini l'ipotesi che la Fed possa prendersi una pausa nel rialzo dei tassi (al contrario della Bce che, nonostante l'inflazione dell'eurozona in discesa, proseguira' nella sua stretta monetaria). Ma il dato-chiave ora sara' il rapporto sul mercato del lavoro statunitense, atteso nel primo pomeriggio, che dara' altre indicazioni per provare a capire quali saranno le future decisioni della Federal Reserve. A Piazza Affari, il rialzo del greggio, in attesa delle decisioni dell'Opec+, sostiene tutto il comparto, da Saipem (+4,8%) a Tenaris (+3,7%), fino a Eni (+2,3%). Bene il lusso con Moncler (+3,2%) e Amplifon (+2,7%) che alla vigilia ha sottoscritto una linea di credito Esg con le banche per 300 milioni. Bene Stellantis (+2,4%) dopo l'intervento del presidente John Elkann che ieri ha spiegato come il gruppo non abbia bisogno della presenza dello Stato nel capitale, mentre Tim (+1,4%) beneficia dell'ok dell'AgCom alle tariffe wholesale della rete fissa, con un impatto positivo di 51 milioni per le casse della tlc. Tra i pochi titoli in territorio negativi Terna (-0,7%) e Leonardo (-0,3%). Fuori dal paniere principale, Autogrill (+3,4%) si avvia al delisting dopo che Dufry e' arrivato a un passo dal 95% del capitale. Sale Mfe A (+0,5%) mentre emerge che il gruppo ceco Ppf ha aumentato la sua quota nella tedesca Prosiebensat (che ha come primo azionista MediaForEurope della famiglia Berlusconi). Brilla dopo la recente M&A il gruppo Sciuker Frames (+10%) che cambia nome in deWol Industries. Sul fronte dei cambi, l'euro si conferma a 1,0774 dollari (da 1,0740 in chiusura alla vigilia). Prosegue il recupero del petrolio con il Wti, scadenza luglio, che guadagna il 1,5% a 71,2 dollari al barile. Ad Amsterdam, infine, il prezzo del gas naturale risale leggermente a 23,6 euro al MWh (+2,3%).
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