Borsa: la corsa dei rendimenti frena l'Europa a meta' seduta, Milano -0,2%

La nuova fiammata dei rendimenti dei titoli di Stato, con il Treasury a 10 anni sopra il 5%, e i timori legati alla possibile escalation della guerra in Medio Oriente tengono sotto pressione le Borse europee, tutte in territorio negativo a meta' giornata. Gli investitori monitorano inoltre il prosieguo della stagione delle trimestrali su entrambe le sponde dell'Atlantico, oltre alle indicazioni macro attese in settimana: tra gli appuntamenti si segnalano il Pil e l'inflazione Pce negli Stati Uniti, oltre alla riunione del consiglio direttivo della Bce. A Piazza Affari il Ftse Mib limita i danni a -0,2% dopo che i conti pubblici italiani hanno superato indenni l'esame di S&P. Nel resto del Vecchio Continente, Francoforte cede lo 0,77%, Londra lo 0,6%, Madrid lo 0,92%, Parigi lo 0,2% e Amsterdam lo 0,34%. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, si difendono le banche, con l'eccezione di Mps (-2,11%): Bper sale del 2,45% e Mediobanca dello 0,82%. In rialzo dello 0,61% UniCredit dopo la partnership strategica con la greca Alpha Bank. Al di fuori del comparto bancario, acquisti su Stellantis (+0,99%). Perde invece terreno Nexi (-4,3%), colpita dalle prese di beneficio dopo il recente rally innescato dai rumor su possibili offerte in arrivo. In rosso anche Tim (-2,68%), in vista dei cda decisivi sul dossier rete, e Pirelli (-2,49%), penalizzata dal giudizio degli analisti di Intermonte, che vedono segnali di rallentamento della domanda. Sul mercato valutario, l'euro aggancia quota 1,06 dollari ed e' indicato a 1,0602 da 1,0590 venerdi' in chiusura. La moneta unica vale anche 159,01 yen (da 158,73), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 149,97 (da 149,88). In calo il prezzo del petrolio: il future dicembre sul Wti cede lo 0,64% a 87,52 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent scende dello 0,44% a 91,75 dollari. In calo del 4,5% a 48,8 euro al megawattora il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam