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Borse: altra giornata contrastata per i mercati asiatici

- di: Redazione
 
Borse: altra giornata contrastata per i mercati asiatici
I mercati asiatici hanno chiuso una giornata segnata da un forte nervosismo, dopo che la Banca del Giappone ha alzato il tasso di interesse di riferimento per la prima volta in 17 anni. L'indice Nikkei 225 di Tokyo è salito dello 0,7% a 40.003,60, mentre il dollaro è salito a 150,35 yen giapponesi da 149,14 yen.

Borse: altra giornata contrastata per i mercati asiatici

I mercati cinesi hanno chiuso in caso. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso l'1,2% a 16.526,98, mentre l'indice Shanghai Composite ha perso lo 0,7% a 3.064,56. A Seul il Kospi è sceso dell'1,1% a 2.656,17.
L'indice S & P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,4% a 7.703,20 dopo che la banca centrale australiana ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento stabile al 4,35% per la terza riunione consecutiva. La decisione ampiamente attesa riflette il fatto che l'inflazione si sta raffreddando ma è ancora al di sopra dell'obiettivo della Reserve Bank of Australia.

Ieri le azioni statunitensi hanno avuto una giornata positiva, con l'attenzione ormai focalizzata sulla riunione della Federal Reserve sui tassi di interesse, che si concluderà domani, con la convinzione, diffusa, che mantenga il tasso di interesse principale stabile al livello più alto dal 2001.
Tuttavia, i recenti rapporti sull’inflazione sono stati costantemente peggiori del previsto. Ciò potrebbe costringere la Fed a ridurre il numero di tagli dei tassi che prevede di apportare quest’anno.
Ieri l'indice S & P 500 ha guadagnato lo 0,6% a 5.149,42. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,2% a 38.790,43, e il Nasdaq composite ha guadagnato lo 0,8% a 16.103,45. I titoli più piccoli dell’indice Russell 2000 sono scesi dello 0,7%.
Oggi il petrolio greggio di riferimento statunitense è sceso di 21 centesimi a 81,95 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha ceduto 23 centesimi a 86,55 dollari al barile.
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