Borsa: Europa in forte tensione a meta' seduta, Milano la peggiore a -2,7%

- di: RCor
 
L'incertezza dovuta alle elezioni europee e i dubbi sulla politica monetaria delle banche centrali continuano a penalizzare le Borse europee che viaggiano in rosso a meta' seduta. Milano e Parigi sono i listini piu' colpiti dalle vendite a causa della debolezza del comparto bancario, con il Ftse Mib in ribasso del 2,7% - dopo aver toccato un minimo di -3% - e il Cac in flessione del 2,4%. Negativi anche il Dax di Francoforte (-1,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%), l'Ibex di Madrid (-1,3%) e l'Aex di Amsterdam (-0,7%). A preoccupare gli investitori, da un lato la possibilita' che in Francia il Rassemblement National vada al governo dopo le elezioni anticipate in calendario a fine mese mettendo a rischio la tenuta del bilancio pubblico e dell'euro, dall'altro l'incertezza sulle prossime mosse delle banche centrali, con la Fed che dopo il nuovo dato incoraggiante sul fronte dell'inflazione (prezzi alla produzione sotto le attese) potrebbe adottare posizioni piu' accomodanti. Sull'azionario a Piazza Affari, come detto, deboli le banche, con UniCredit (-4,9%), Mps (-4,7%), Bper (-4,6%) e Banco Bpm (-3,9%). Vendite anche su Leonardo (-4%) e Stellantis (-3,3%) il giorno dopo l'Investor Day che ha visto la conferma dei target 2024. In controtendenza Amplifon (+1,9%), sostenuta da un'indagine che mostra prospettive di crescita per il settore nel medio termine, Saipem (+0,9%), Campari (+0,3%) e Inwit (+0,1). Sul valutario, continua a perdere quota l'euro che scambia a 1,069 dollari (da 1,076 di ieri in chiusura). Debole anche lo yen dopo che la Boj ha lasciato invariati i tassi e rinviato a luglio ogni decisione su una riduzione del programma di acquisto di titoli di Stato. Cosi' il cambio euro/yen e' a 167,84 (da 168,86), mentre il cross dollaro/yen e' a 156,99 (da 156,94). Poco mosso il petrolio, con i contratti future sul Brent in scadenza ad agosto in rialzo dello 0,05% a 82,79 dollari al barile, e quelli sul Wti luglio in flessione a 78,53 dollari (-0,11%). In calo dello 0,13% il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 35,67 euro al megawattora. Cresce invece lo spread a 157 punti base.
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