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BNL BNP Paribas: si chiude a Bari il Roadshow 2025, viaggio nell'Italia tra eccellenze e innovazione

- di: Redazione
 
BNL BNP Paribas: si chiude a Bari il Roadshow 2025, viaggio nell'Italia tra eccellenze e innovazione

Si chiude con la tappa di Bari il Roadshow di BNL BNP Paribas, iniziativa itinerante che nel 2025 ha portato la Banca a Roma, Parma, Verona e Bergamo prima di approdare nel capoluogo pugliese, con l'obiettivo di permettere a clienti, stakeholder, associazioni, atenei, società e imprenditori di confrontarsi su temi come economia, innovazione, geopolitica e lavoro.
L'evento, in programma tra oggi e domani presso il Palazzo della Provincia, sede della Città Metropolitana di Bari, è stato un'occasione per dialogare del legame tra ricerca, talento e impresa, delle opportunità legate alla transizione ambientale e digitale e della capacità del Mezzogiorno di attirare risorse e progetti.

BNL BNP Paribas: si chiude a Bari il Roadshow 2025, viaggio nell'Italia tra eccellenze e innovazione

Alla tavola rotonda, con moderazione affidata a Barbara Martini (Direttore Territoriale Sud di BNL BNP Paribas), sono presenti Lucia Forte (Amministratore Delegato Oropan), Mario Aprile (Presidente di Confindustria Bari e BAT), Pasquale Casillo (Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Casillo), Vincenzo Divella, (Amministratore Delegato Gruppo Divella) e Antonio Messeni Petruzzelli (Prorettore del Politecnico di Bari), mentre a chiudere i lavori sarà Ruxandra Valcu, Chief Commercial Officer dell'Istituto.

Elena Goitini, Amministratore Delegato di BNL e Responsabile del Gruppo BNP Paribas in Italia, ha così aperto la tavola rotonda: "Il Sud è terra di eccellenze, imprenditorialità, innovazione e visione. Il panel di oggi è la più concreta espressione di quanta forza e valore ci siano nel mondo delle imprese, delle associazioni, dell’Accademia e della Società sul territorio pugliese. Abbiamo toccato diverse città in tutta Italia e ogni tappa ci ha restituito sia la razionalità nell’analisi dei rischi e dei contesti, sia la reattività e il coraggio di progettare ogni giorno il futuro. È con questa consapevolezza che, come Banca e Gruppo, continuiamo a sostenere l’economia reale, accompagnando famiglie e imprese. Proseguiremo in questo viaggio tra i distretti produttivi, ambasciatori del nostro Paese nel mondo".

“La Puglia è un territorio che non ha più bisogno di essere sostenuto, ma accompagnato" - ha dichiarato Ruxandra Valcu, Chief Commercial Officer BNL BNP Paribas - "Cresce, sta accelerando, anche gestendo le discontinuità e trasformazioni. Grazie ad un settore industriale che si é aperto a innovazione e nuove tecnologie; a politiche regionali che hanno saputo attivare risorse importanti, in primis quelle del PNRR; e a un tessuto imprenditoriale che ha scelto di investire invece di attendere. Noi vogliamo esserci perché il sapere diventi impresa, la ricerca prodotto e il talento sviluppo. Lo facciamo puntando su crescita, trasformazione e sostenibilità”.

Barbara Martini, Direttore Territoriale Sud di BNL BNP Paribas, ha aggiunto: ''Il sud ha voglia di innovare, crescere sperimentare. Dobbiamo capire come evolvere insieme e sviluppare ecosistemi. Ma anche come attirare e mantenere talenti per guardare al futuro con la giusta sostenibilità. Tutto questo  passa dalle competenze e dalla formazione. La Puglia è un ecosistema che definiamo virtuoso dal punto di vista dell'innovazione e del dialogo positivo fra aziende, istituzioni e mondo accademico''.

L'iniziativa, prevede meeting finalizzati a rafforzare lo scambio coi clienti e con le strutture interne di BNL su attività, future e presenti, in un territorio come quello della Regione Puglia, in cui la Banca è attiva grazie alla Direzione Territoriale Sud (che opera anche in Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia), grazie a una struttura composta da circa 1.000 persone e 150 "punti di presenza", tra filiali, centri Private Banking e Wealth Management, centri Corporate Banking, SME e Pubblica Amministrazione.
Si chiude così in Puglia il Roadshow 2025 di BNL BNP Paribas, con uno sguardo già diretto verso l'edizione 2026.

Una regione, la Puglia, che si contraddistingue per la sua spinta verso l'innovazione, grazie a una collaborazione serrata tra imprenditoria e atenei: sono infatti circa 120 le imprese collegate alle università pugliesi tra il 2004 e il 2024, par 6,9 ogni 100 docenti, dato molto maggiore della media del Sud e dell'Italia intera.

Tra il 2012 e il 2024, sono nate in Puglia circa 1.400 startup innovative e quasi due quinti di esse sono specializzate nella produzione di software e nella consulenza informatica. Stando ai dati di Unioncamere, quelle avviate tra il 2012 e il 2019, rappresentavano il 62,8% delle imprese che avevano depositato, nello stesso periodo, una domanda di brevetto.

La Puglia inoltre, rappresenta il 4,3% del Prodotto Interno Lordo nazionale e l'1,4% del totale dell'export italiano: secondo le previsioni Svimez, il PIL regionale dovrebbe crescere dello 0,5% nel 2025, in linea con le stime per l'intero Paese. Per quanto riguarda le esportazioni, i principali beni oggetto di export nel primo semestre dell'anno sono stati i prodotti alimentari (19,6% sul totale regionale, per un valore di circa 1 miliardo), i mezzi di trasporto (14,4% del totale, valore di circa 700 milioni) e i macchinari (13,3% del totale, valore oltre i 600 milioni di euro).
La crescita maggiore tra i beni esportati riguarda i prodotti in legno, sostanze e prodotti chimici e produzioni di altre attività manifatturiere (rispettivamente +55%, +7% e +8,6%)

Nel primo semestre 2025, l'export verso i paesi dell’Unione Europea è diminuito dell’1,2% su base annua, ma ha comunque registrato un risultato migliore rispetto alle vendite sui mercati extra-Ue (-8,6%), senza dimenticare il peso che le tensioni commerciali hanno avuto sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, secondo mercato di sbocco dopo la Germania.

In ultimo, guardando al PNRR della Regione, risultano assegnati 9,7 miliardi di euro secondo la Banca d'Italia: circa il 27% (circa 2,7 miliardi di euro) è stato destinato alla Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), in particolare al finanziamento dell’energia rinnovabile e della mobilità sostenibile. Seguono gli investimenti rivolti alla Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile) e Missione 5 (Inclusione e coesione), entrambe a circa il 15% (1,5 miliardi).

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