Blue days: Intesa Sanpaolo e Marevivo sostengono il crowdfunding per liberare i fondali marini dalle reti

- di: Barbara Bizzarri
 
Il progetto Blue Days di Marevivo sostenuto da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Cesvi, attraverso il Programma Formula, lanciato ad aprile 2021 da Intesa Sanpaolo e accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding, per promuovere iniziative in tutto il territorio italiano dedicate a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà,
si propone di sensibilizzare i giovani alla tutela ed alla sostenibilità dell’ambiente marino e liberare i fondali di Lazio e Abruzzo da pericolose reti abbandonate, coinvolgendo le famiglie nella scoperta e conoscenza dell’ambiente marino grazie al gioco e all'apprendimento interattivo, per riflettere sull’importanza di preservare il patrimonio naturale del mare e partecipare al percorso di cambiamento verso la sostenibilità. Gli incontri informativi e di sensibilizzazione sono rivolti ai giovani studenti che durante il periodo invernale saranno coinvolti in classe e, in estate, ai giovani ospiti degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere di Lazio e Abruzzo.

Blue days: Intesa Sanpaolo e Marevivo sostengono il crowdfunding per liberare i fondali marini dalle reti

L’educazione ambientale nelle scuole sarà focalizzata sui danni che minacciano il nostro mare e, soprattutto, su come prendere parte al cambiamento per la sua salvaguardia. Gli studenti, guidati da esperti, svolgeranno attività e giochi didattici per scoprire le meraviglie del mare e dei suoi abitanti, stimolando il loro senso civico. Al percorso in aula seguirà un percorso ludico-informativo e di intrattenimento all’aria aperta sul litorale del proprio Comune per osservare e monitorare i rifiuti balneari e, in particolare, l’inquinamento da plastica.

“La nostra salute dipende dal mare ma la salute del mare dipende da tutti noi. Per questo Marevivo continua ad adoperarsi unendo alle azioni concrete come il recupero delle reti fantasma alle attività di educazione ambientale, volte a sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza della tutela dell'ambiente marino e della biodiversità. Per dare il via a una vera e propria transizione ecologica occorre cambiare le nostre abitudini perché il cambiamento può e deve avvenire partendo proprio dai piccoli gesti quotidiani di ognuno di noi”, dichiara Raffaella Giugni, responsabile Relazioni Istituzionali Marevivo.

In estate, un team di esperti operatori Marevivo coinvolgerà i ragazzi in attività di educazione ambientale nei gazebo Marevivo allestiti sulle spiagge con l’obiettivo di suscitare curiosità e attenzione verso l'ecosistema marino, grazie all'osservazione di situazioni e di fenomeni ad esso legati, dai più semplici ai più complessi. Queste azioni attivano un effetto amplificatore: i giovani che partecipano ai Blue Days, infatti, potranno riportare ai propri amici o familiari quanto hanno appreso e assimilato.

L’iniziativa si propone anche di contribuire a ridurre la presenza di inquinamento in mare attraverso operazioni di pulizia dei fondali con il recupero delle reti da pesca abbandonate, grazie ai volontari e al personale della Divisione Sub Marevivo e con il supporto della Guardia Costiera. Gli interventi subacquei mirano a recuperare due reti fantasma. La prima rete, nelle acque dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Ventotene e Santo Stefano; la seconda rete, nella zona antistante l’Area Marina Protetta Tor Paterno, entrambe tra i 20 e i 45 metri di profondità.

In particolare, i fondi raccolti serviranno per finanziare, indicativamente, 24 giornate di educazione ambientale sulle spiagge individuate con osservazione della natura per riconoscere specie animali e vegetali della spiaggia e del mare; attività di riconoscimento dei più comuni rifiuti spiaggiati; giochi di squadra ed attività ludiche anche per i più piccoli; interventi subacquei finalizzati al recupero delle reti sommerse abbandonate; due giornate di attività in classe e sulle spiagge per ciascuna classe coinvolta delle cinque scuole medie che si prevede di coinvolgere tra Lazio e Abruzzo.

I Blue Days coinvolgeranno ogni giorno circa 50 bambini e ragazzi sulle spiagge, per un totale di circa 1.000 giovani nella stagione estiva, oltre a due operatori di stabilimenti balneari al giorno. Inoltre, grazie alle attività invernali, altri 400 ragazzi delle scuole medie, venti professori e, indirettamente, i familiari dei ragazzi, fino ad altri 700 adulti circa. Il progetto raggiungerà anche i gestori di die stabilimenti balneari per Regione e circa trenta familiari al giorno, per un totale di oltre 500 adulti. Gli interventi subacquei di recupero reti invece, porteranno un beneficio diretto all’ambiente marino in termini di ripristino e conservazione della biodiversità e, indirettamente, a tutti i fruitori del mare come subacquei, diportisti, referenti aree marine protette e così via.

"Il mare è un bene prezioso, uno scrigno di biodiversità dal valore inestimabile: per poterlo difendere bisogna imparare a conoscerlo. Marevivo dal 1985 è impegnata nella difesa del mare e delle sue risorse ma anche nell’educazione e nella sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi ambientali. Formazione, sostenibilità e ambiente sono valori in cui il nostro Gruppo crede fermamente cosi come crede in questo bellissimo progetto che abbiamo deciso con entusiasmo di sostenere”, ha sottolineato Roberto Gabrielli, responsabile della Direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo.

Intesa Sanpaolo, coadiuvata nella scelta da Fondazione Cesvi, ha deciso dunque di sposare la causa, ponendola tra quelle sostenute attraverso il Programma Formula. Il progetto è accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding e l’obiettivo, nello specifico, è raccogliere 150mila euro entro la fine di marzo. Per sostenere con una donazione il progetto Blue Days, sul sito di For Funding è attiva una pagina dedicata, con l’aggiornamento in tempo reale di quanto raccolto.

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