Malgrado la pandemia, i numeri della BCP sono in continua crescita

- di: Redazione
 
Malgrado la congiuntura sfavorevole ed imprevista, dovuta alla pandemia da Covid-19, si conferma la capacità della Banca di realizzare risultati apprezzabili in termini di crescita degli impieghi alla clientela in bonis (+23,4%), della raccolta diretta (+11,9%) e della raccolta indiretta al netto della componente istituzionale (+1,9%)": in queste poche righe, tratte da un comunicato, c’è forse l’essenza della mission che la Banca di Credito Popolare si è data e che i numeri danno come totalmente onorata. Sono numeri che si commentano da soli e che il Consiglio d’amministrazione della BCP, presieduto da Mauro Ascione, ha fatto suoi approvando il Progetto di bilancio dell’esercizio 2020. La Banca, nei lunghi mesi di una crisi socio-sanitaria che ha profondamente colpito il Paese, ha inteso proseguire in un cammino di sobrietà e concretezza, confermando le sue caratteristiche ed i suoi obiettivi. Come evidenziato nel Progetto in cui si ribadisce ‘’l’impegno profuso ai fini dell’integrazione della sostenibilità all’interno dei valori aziendali rappresentando gli impatti generati dalle attività della banca, con riferimento alle tematiche sociali, ambientali, attinenti al personale ed alla lotta contro la corruzione”. I numeri che la BCP ha conseguito si commentano da soli: un utile netto di 5,5 milioni di euro; indici di solidità patrimoniale, CET 1 e TCR Phased-in, in significativa crescita al 16,20% (dal 14,02% di fine 2019).

"L’utile netto dell’esercizio pari a 5,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto alle attese di Piano Industriale (5,2 milioni budget 2020)" - ha rimarcato il direttore generale della BCP, Felice Delle Femine (nella foto)- "è stato sostenuto da una crescita corale dei ricavi tipici, che beneficia dei positivi ritorni delle azioni di rilancio commerciale, coniugata con un efficace controllo dei costi di gestione, nonostante le complessità derivanti dall’emergenza sanitaria". Dalla nota ufficiale della Banca si rileva che "le masse intermediate hanno superato a fine 2020 i 4,4 miliardi. In particolare, grazie alle nuove erogazioni a famiglie ed imprese del territorio, che sono state pari a 528 milioni, si registra una crescita per oltre 280 milioni di euro (+34,4%) dello stock riferito agli impieghi alla clientela in bonus, salito a 1,480 milioni’". In crescita la raccolta diretta (+11,9%) e quella indiretta al netto della componente istituzionale (+1,9%) trainata, quest’ultima, da una produzione di 74 milioni circa nel comparto "bancassicurazione e risparmio gestito". Nonostante le maggiori spese per l’emergenza sanitaria l’incidenza degli oneri operativi sui proventi operativi si conferma al 61% in linea con il passato esercizio.

Il compiacimento del management della Banca si comprende ancora meglio dalle parole del Dg Felice Delle Femine: "Siamo soddisfatti dei risultati dell’anno 2020 perché maturati nel contesto pandemico particolarmente gravoso per tutte le Risorse, in particolar modo per la prima linea delle filiali, che non hanno mai fatto mancare il supporto dell’Istituto alla Clientela. Il rilancio commerciale iniziato 3 anni or sono, insieme all’imprescindibile rafforzamento dei principali andamenti, in particolare della riduzione degli stock dei crediti deteriorati, ci consente di guardare al futuro con rinnovata fiducia e con l’obiettivo di consolidare la nostra posizione di “Banca del territorio”, pronta ad interpretare i bisogni sostenendo la crescita. Sottolineo il ruolo centrale che ha avuto, per la BCP la sostenibilità - economica, sociale, ambientale - che rappresenta ormai un “dovere” per tutti noi".

Alle dichiarazioni del direttore generale fanno eco quelle del presidente Ascione: "Sia pur in un contesto caratterizzato da un evento straordinario che ha condizionato negativamente le nostre vite e l'economia nazionale e mondiale, la Banca di Credito Popolare chiude l'esercizio 2020 con un risultato positivo in termini di rilancio reddituale e consolidamento patrimoniale, rafforzando nel contempo anche i presidi volti a tutelare la salute dei clienti e dei dipendenti e a garantire la continuità operativa dei processi aziendali, gestendo al meglio le complessità derivanti dall’emergenza sanitaria. Alla base delle scelte che guidano l’operato del nostro Istituto permangono" – ha concluso il presidente Ascione - "valori etici sui quali, in questi anni, abbiamo edificato un vero e proprio patto di fiducia con i nostri soci e clienti, che mira a coltivare il senso di appartenenza per continuare a crescere e creare valore per la nostra comunità, supportando le famiglie e le imprese del territorio nel gestire l’impatto di una fortissima crisi sanitaria, economica e sociale come parte attiva, attraverso una strategia che ha visto la sostenibilità come tema centrale”.
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