Uscire dal museo per ritrovare l’arte in piazza, tra parchi, negli spazi di un castello.
A luglio la bellezza si concede una fuga en plein air, con mostre diffuse e itinerari che abbracciano antiche dimore e piazze cittadine.
Ecco quattro appuntamenti da non perdere.
Al Castello di Brescia le sculture di Giuseppe Bergomi
La carriera dell’artista bresciano Giuseppe Bergomi corre attraverso 84 opere al centro della mostra diffusa tra le sale del Grande miglio in Castello e i chiostri di San Salvatore e di Santa Maria in Solario del Museo di Santa Giulia, a Brescia.
La mostra Giuseppe Bergomi. Sculture 1982 / 2024, curata da Fondazione Brescia Musei, abbraccia opere in terracotta e bronzo, seguendo un ordine cronologico che inizia dal 1978 per seguire poi la parabola iniziata nel 1982 con una personale alla Galleria dell’Incisione. In mostra si possono ammirare alcune delle opere esposte in quella occasione. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta del secolo scorso, le terrecotte di Bergomi perdono il colore, come dimostrano Bagnante addormentata (1991), Grande nudo di adolescente (1991) o alcuni ritratti delle figlie Valentina e Ilaria.
Gli anni Duemila segnano il passaggio dalla terracotta al bronzo come si evince da Interno di bagno con figura femminile (2001). Le creazioni di questi anni, allestite in una suggestiva sezione ospitata negli spazi esterni del museo di Santa Giulia, stupiscono per l’intenso dialogo tra i volumi e le architetture del monastero.
Molte sculture di Bergomi, come alcuni ritratti della moglie, da Alma con collana (1998) ad Alma nuda su tavolo da cucina (2003), sembrano fissare il visitatore negli occhi, quasi chiamandolo in causa come testimone della loro fragile esistenza.
Le sculture monumentali di Botero invadono Roma
Un gatto sembra sorvegliare l’ingresso della Basilica di San Lorenzo in Lucina, mentre un Cavallo con briglie staziona a Largo San Carlo al Corso.
Sono due delle otto monumentali sculture di Fernando Botero, esposte pere la prima volta a Roma, che abbelliscono alcune piazze centrali della capitale.
Se Piazza Mignanelli accoglie una Donna seduta del 2000 e una Donna seduta del 1991, la Donna distesa del 2003 e la Venere addormentata del 1994 riposano sulla Terrazza del Pincio, mentre Adamo ed Eva ammiccano ai passanti di Piazza del Popolo.
La mostra diffusa dal titolo “Botero a Roma”, a cura di Lina Botero, realizzata dalla Fernando Botero Foundation in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni, BAM Eventi d’arte e Il Cigno Arte si potrà ammirare fino al 1° ottobre nel cuore della capitale.
Il Giardino incantato a Cutigliano (Pistoia)
Interagire con un capolavoro dell’arte, grazie a un grande dispositivo touchscreen, per esplorare i contenuti multimediali, arricchiti da testi e immagini che svelano i segreti dell’arazzo millefiori di Pistoia detto “dell’Adorazione”. L’opera, una delle più importanti del patrimonio artistico pistoiese, raffigura un raffinato giardino fiorito popolato da animali selvatici e fantastici, come l’unicorno.
Il giardino incantato. Viaggio interattivo nell’arazzo millefiori è installazione multimediale a ingresso gratuito visibile fino al 25 agosto a Palazzo dei Capitani a Cutigliano, suggestivo borgo medievale della montagna pistoiese.
L’opera, ideata e realizzata dal collettivo artistico camerAnebbia, è dedicata all’arazzo millefiori, capolavoro di arte tessile fiamminga del XVI secolo, conservato nel Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia.
L’iniziativa inaugura il progetto “Fuori Museo” con il quale saranno esposte in contesti inediti opere conservate nelle sedi della Fondazione, grazie alla collaborazione di enti e associazioni, per offrire nuove opportunità educative e culturali.
L’installazione è promossa da Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript, mentre i contenuti scientifici del progetto sono curati da Annamaria Iacuzzi e Cristina Taddei, conservatrici di Fondazione Pistoia Musei, e Gaia Ravalli, storica dell’arte della Scuola Normale Superiore di Pisa, con la supervisione di Monica Preti, direttrice di Fondazione Pistoia Musei.
Al Castello di Buonconsiglio le tombe principesche di Civezzano
Al Castello di Buonconsiglio, nel Centenario del Museo, sono riunite per la prima volta le tombe principesche di Civezzano. I reperti del museo trentino, dei Musei Reali di Torino e del Ferdinandeum di Innsbruck tornano insieme grazie alla mostra Con spada e croce. Longobardi a Civezzano, allestita fino al 2 ottobre. Il percorso racconta i primi insediamenti longobardi nel territorio a sud delle Alpi. Da non perdere il sontuoso “Sarcofago del Principe” e il prezioso corredo della Principessa. L’esposizione offre soprattutto una delle più interessanti pagine della storia antica delle vallate trentine.
Dal museo di Innsbruck, ma anche dai musei reali di Torino, arrivano in Trentino, al Buonconsiglio, testimonianze rarissime di alte manifatture dei primi insediamenti germanici in questi territori, che scrivono per la prima volta la storia dei Longobardi in Trentino.