Ad ottobre 2024, il mercato italiano dell’auto totalizza 126.488 immatricolazioni, in ribasso del 9,1%1 rispetto a ottobre 2023, che aveva totalizzato 139.078 unità. Nei primi dieci mesi del 2024 i volumi complessivi si attestano a 1.328.663 unità, in rialzo di appena l’1% rispetto a gennaio-ottobre 2023, complice l’arretramento delle immatricolazioni registrato a partire dal secondo semestre dell’anno.
Mercato auto, ANFIA: ottobre mese consecutivo in significativo calo (-9,1%)
È quanto emerge dall’ultimo Rapporto ANFIA, pubblicato ieri e così commentato dal Presidente, Roberto Vavassori: “Ad ottobre il mercato auto italiano si mostra nuovamente in importante ribasso (-9,1%) dopo due mesi consecutivi in calo a doppia cifra, proseguendo un trend che rischia di portare in rosso anche il consuntivo di fine anno – afferma Vavassori, -. La crisi della domanda in Italia e più in generale in Europa, con la conseguente contrazione dei volumi produttivi, hanno creato una situazione di gravissima difficoltà per la nostra filiera, alla quale si aggiungono costi di produzione – segnatamente dell’energia – in forte disparità rispetto al resto d’Europa ed effetti negativi sulla componentistica del rallentamento degli investimenti in nuove tecnologie della mobilità da parte delle case costruttrici. Senza dimenticare l’incertezza creata dagli obiettivi del Green Deal con le scadenze prossime. Per affrontare un quadro così complesso come quello appena delineato, a nostro parere è assolutamente da ripristinare il fondo automotive pluriennale, le cui risorse sono ossigeno indispensabile per la nostra filiera. Richiediamo ulteriormente che, a partire dal prossimo incontro del tavolo Sviluppo Automotive convocato presso il Mimit per il 14 novembre, si metta mano all’agenda dei punti programmatici per il settore già approvati nei mesi scorsi”.
Nel dettaglio, le autovetture a benzina, che da anni rappresentano una fetta significativa del mercato, hanno registrato una flessione del 10% su base mensile, portando la loro quota al 27,7%. Tuttavia, considerando il periodo gennaio-ottobre 2024, si osserva un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una quota di mercato del 29,5%. Situazione opposta per le auto diesel, che vedono un calo del 19,8% a ottobre, con una quota ridotta al 13,1%; nel cumulato dei dieci mesi, la flessione è ancora più evidente (-21,6%), con una quota del 14%. Le immatricolazioni di autovetture ibride mild e full, che costituiscono una parte crescente del mercato, hanno subito solo una lieve contrazione dello 0,2% a ottobre, mantenendo una quota del 42,8%. Su base annua, però, il comparto ha registrato una crescita dell'11,3%, portando la quota cumulata al 39,8%. Discorso a parte per il settore delle auto ricaricabili, che comprende sia le elettriche pure (BEV) sia le ibride plug-in (PHEV). A ottobre, le vendite complessive in questo segmento sono diminuite del 19%, portando la quota mensile al 7,6%, in calo rispetto all'8,4% di ottobre 2023. Il calo cumulato nei primi dieci mesi è stato dell'11,3%, con una quota dell'8,1%. La situazione è però differenziata: le auto elettriche pure, che costituiscono il 4% delle immatricolazioni sia a ottobre che nell'intero periodo gennaio-ottobre, hanno visto un calo mensile del 12,8%, ma rimangono in crescita annuale del 3,3%. Al contrario, le ibride plug-in sono scese del 25,2% a ottobre e del 24,3% nel cumulato, rappresentando il 3,4% delle vendite mensili e il 3,3% annuo.
Per quanto riguarda le autovetture a gas (GPL e metano), hanno costituito il 9,1% delle immatricolazioni di ottobre, con un notevole calo del 16,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Le auto a GPL mostrano una crescita cumulata del 4,5%, mentre quelle a metano sono ormai marginali: solo 4 immatricolazioni a ottobre e un calo complessivo del 13,3% nei dieci mesi.
In generale, le auto utilitarie e superutilitarie, che rappresentano il 31,4% delle immatricolazioni di ottobre, hanno registrato un calo del 17,5%. Il modello di punta rimane la Fiat Panda, seguita da altri veicoli del Gruppo Stellantis come Lancia Ypsilon e Citroen C3. I SUV continuano a dominare, con una quota di mercato del 55,2% a ottobre, sebbene in calo del 5,8% rispetto al 2023. Particolare dinamismo si registra nei piccoli SUV, con una crescita del 14,2%, e nei SUV grandi (+18,1%). Il tutto si inserisce in un contesto economico caratterizzato da una riduzione della fiducia dei consumatori e delle imprese. Secondo l'ISTAT, l'indice del clima di fiducia dei consumatori è sceso da 98,3 a 97,4 a ottobre, mentre quello delle imprese è passato da 95,6 a 93,4. Tuttavia, è da segnalare un miglioramento nella percezione delle opportunità di acquisto di beni durevoli, come le automobili. Dal punto di vista dei prezzi al consumo, l'ISTAT ha stimato una variazione nulla su base mensile e un aumento dello 0,9% su base annua a ottobre, principalmente a causa della crescita dei prezzi dei beni alimentari e dell'attenuazione della flessione dei beni energetici non regolamentati. I prezzi del gas e dell'energia elettrica sono diminuiti meno rispetto ai mesi precedenti, influenzando il trend inflattivo.
Per quanto riguarda il Gruppo Stellantis, nonostante le sfide, mantiene una forte presenza nel mercato italiano con 32.002 immatricolazioni ad ottobre, in calo del 27,8%, ma sempre leader con una quota del 25,3%. Da gennaio a ottobre 2024, le sue immatricolazioni sono state 398.540, rappresentando il 30% del mercato totale. Fiat Panda, Jeep Avenger, Peugeot 208 e Opel Corsa sono tra i modelli più venduti del gruppo. DR Automobiles ha visto un calo dell'1,1% a ottobre, ma rimane un player stabile con una quota del 1,9% a ottobre e dell'1,6% nel cumulato. Infine, il mercato dell’usato che ha mostrato un incremento con 545.234 trasferimenti di proprietà a ottobre 2024, un aumento del 10,2% rispetto a ottobre 2023.