L’intelligenza artificiale sta trasformando il settore petrolifero, rendendo trivellazioni ed esplorazioni più rapide, efficienti e sostenibili sul piano economico. Alla conferenza CERAWeek di Houston, il più grande evento mondiale dedicato all’energia, il tema è stato al centro del dibattito tra i dirigenti delle principali compagnie del settore.
L’AI rivoluziona l’industria petrolifera: trivellazioni più rapide e costi ridotti
Di fronte a un contesto di prezzi in calo e alle incertezze legate alle politiche commerciali dell’amministrazione Trump, che potrebbero influenzare la domanda globale, le grandi multinazionali puntano sulla tecnologia per ottimizzare i processi e contenere i costi.
Tra le aziende più attive nell’adozione dell’AI figurano BP, Chevron e Devon Energy, che stanno già ottenendo risultati concreti in termini di produttività e riduzione degli sprechi.
Trivellazioni più efficienti: il caso BP e Devon Energy
Uno degli ambiti in cui l’intelligenza artificiale sta facendo la differenza è la perforazione. BP ha implementato un sistema per guidare le punte di trivellazione e anticipare possibili problemi nei pozzi.
“Ora possiamo perforare più pozzi all’anno e allocare meglio il capitale”, ha spiegato Ann Davies, vicepresidente senior dei pozzi di BP. Il potenziamento dell’AI rientra nella nuova strategia della compagnia, che ha recentemente aumentato gli investimenti nella produzione di petrolio e gas per rafforzare la fiducia degli investitori.
Anche Devon Energy, uno dei principali produttori statunitensi, sta sfruttando l’AI per esplorare aree ritenute fino a poco tempo fa troppo complesse. Grazie a sofisticati modelli predittivi, l’azienda è in grado di rilevare faglie geologiche e perforare aggirandole, migliorando la sicurezza e contenendo i costi.
“Ora possiamo operare in zone prima considerate impraticabili”, ha sottolineato Trey Lowe, direttore tecnico di Devon Energy.
L’AI non si limita a ottimizzare la fase esplorativa: i modelli di apprendimento automatico adottati da Devon Energy monitorano le piattaforme petrolifere, contribuendo a prolungare del 25% la vita produttiva dei pozzi e massimizzare l’estrazione.
Chevron e i droni AI: ispezioni più rapide e meno emissioni
L’intelligenza artificiale sta innovando anche la gestione e il monitoraggio delle infrastrutture. Chevron ha introdotto droni autonomi per sorvolare i giacimenti di scisto in Texas e Colorado, individuando in tempo reale perdite di emissioni e segnalando eventuali criticità.
L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con la società di droni autonomi Percepto, ha già permesso di ridurre i tempi di fermo della produzione e migliorare l’efficienza operativa.
“Abbiamo più risorse attive per periodi più lunghi, il che si traduce in una produzione maggiore”, ha dichiarato Russell Robinson, vice responsabile delle operazioni di Chevron.
L’azienda sta valutando l’estensione del programma alle raffinerie, con l’obiettivo di ottimizzare la manutenzione e ridurre gli interventi straordinari.
AI e trivellazioni offshore: il salto di qualità nel Golfo del Messico
L’impiego dell’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche le trivellazioni offshore. BP, ad esempio, ha ridotto i tempi di analisi dei dati sismici nel Golfo del Messico da sei-dodici mesi a sole otto-dodici settimane.
Questa accelerazione consente di individuare più rapidamente le aree più promettenti e di prevedere eventuali difficoltà, rendendo le operazioni più sicure ed economicamente sostenibili.
Big Data e AI: il nuovo motore dell’industria energetica
Oltre alla perforazione, l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui vengono analizzati i dati geologici. OpenPetro AI, startup fondata dall’ex petrofisico di Aramco Chicheng Xu, ha sviluppato una tecnologia in grado di creare modelli tridimensionali delle formazioni sottomarine in pochi minuti, rispetto ai mesi necessari con i metodi tradizionali.
“L’AI analizza enormi quantità di dati e identifica subito le strutture geologiche più rilevanti, fornendo un supporto strategico senza precedenti”, ha spiegato Xu.
L’adozione di queste tecnologie rappresenta un vantaggio competitivo fondamentale: “Le aziende che non investono nell’intelligenza artificiale rischiano di rimanere indietro”, ha avvertito Trey Lowe di Devon Energy.
AI e transizione energetica: un equilibrio da trovare
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle operazioni petrolifere sta cambiando il settore, ma solleva interrogativi sulla transizione energetica.
Negli ultimi anni, molte compagnie hanno aumentato gli investimenti nelle energie rinnovabili per ridurre l’impatto ambientale. Tuttavia, la crescente efficienza delle trivellazioni, resa possibile dall’AI, rischia di prolungare la dipendenza dal petrolio e rallentare la diversificazione verso fonti più sostenibili.
BP, ad esempio, ha già rivisto la sua strategia, aumentando gli investimenti nelle fonti fossili nonostante gli impegni per la riduzione delle emissioni.
L’industria petrolifera si trova quindi davanti a una sfida cruciale: sfruttare le potenzialità dell’AI per ottimizzare le risorse, senza perdere di vista gli obiettivi di sostenibilità.
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui il petrolio viene estratto e gestito, ma il suo impatto sul futuro del settore dipenderà dalle scelte strategiche delle compagnie e dalle politiche energetiche globali.