Ufficio Studi di 24MAX: gli scenari dell'accesso al credito
Stabilità è la parola chiave che secondo 24MAX, società di mediazione creditizia del gruppo immobiliare RE/MAX Italia, caratterizzerà il mercato del credito nel 2024 e, conseguentemente, il mercato immobiliare. “Nel corso di quest’anno i rialzi dei tassi di interesse, proseguiti ininterrottamente fino al terzo trimestre, hanno inevitabilmente dato un’ulteriore stretta all’accesso al credito per le famiglie italiane, ripercuotendosi inevitabilmente sull’andamento delle compravendite immobiliari”, afferma Dario Castiglia, Amministratore Delegato di 24MAX e CEO & Founder di RE/MAX Italia. “Ora, con il probabile raggiungimento del picco dei tassi d’interesse, stiamo iniziando ad assistere a una progressiva stabilizzazione del mercato”. Durante i primi 6 mesi del prossimo anno la previsione, secondo le analisi effettuate dall’Ufficio Studi di 24MAX, è di numeri simili al 2023, a cui potrebbe seguire una potenziale crescita della domanda e dell’erogato nel secondo semestre legata all’attesa riduzione dei tassi di interesse. “Ciò contribuirebbe ad alimentare un clima di fiducia, dando così nuovo slancio al mercato che chiuderà il 2023 con dati in netto calo rispetto al triennio 2020-2022 viziato dai tassi ai minimi storici”, continua Castiglia.
“A livello nazionale, infatti, si registra una diminuzione complessiva del 40% dei mutui erogati nel corso del 2023 rispetto all’anno precedente”, aggiunge Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX. Nonostante ciò, 24MAX ha raccolto un numero di pratiche in linea con il 2022. Un risultato soddisfacente, che testimonia non solo la crescente propensione dei clienti ad affidarsi a un mediatore creditizio, ma anche la validità del modello di business, che vede i credit specialist operare sinergicamente con gli agenti immobiliari RE/MAX. “Questo, unito al potenziamento del network con l’inserimento di nuove figure di alto profilo, ci ha permesso di attutire il contraccolpo rispetto all’andamento generale del mercato”, prosegue Bernardi.
I dati elaborati dall’Ufficio Studi di 24MAX fino al 6 dicembre confermano per il 2023 un deciso ritorno al tasso fisso, anche se la previsione di una riduzione dei tassi potrebbe generare nei prossimi mesi un nuovo interesse per il variabile. Si osserva, inoltre, che la maggior parte dei mutui erogati ha come finalità l’acquisto della prima casa (91,6%); sempre più esigua la percentuale di mutui richiesti per la seconda casa, che passano dal 2,8% del 2022 all’1,6% registrato nell’anno in corso. In leggera crescita l’importo medio dei mutui erogati, che supera di poco i 124.000 €. Da segnalare che oltre il 70% dei mutui erogati ha un LTV pari o superiore all’80%.
Dall’analisi del transato di 24MAX, il 44,2% di chi ha richiesto un mutuo tra gennaio e dicembre 2023 è coniugato. Il 43,1% è single, con una netta prevalenza degli uomini (59%) sulle donne (41%). In leggera crescita le richieste di separati e divorziati, che salgono al 8,4% rispetto al 7,8% del 2022. Pressoché stabile nel corso dell’anno la richiesta dei conviventi, che rappresentano il 2,4%, e dei vedovi, che si attesta all’1,9%. Analizzando il panel per fasce d’età, i dati raccolti da 24MAX evidenziano una sostanziale parità tra la fascia 35-44 anni e 25-34 anni che quotano rispettivamente il 31% e il 29,8%, confermando il trend del 2022 che vede prevalere nettamente i giovani sulle altre fasce d’età. In leggero aumento anche le richieste di mutuo da parte dei giovanissimi (18-24 anni) che raggiungono il 3,5%, e degli over 55 che salgono al 15,3%. In lieve diminuzione la fascia 45-55 anni che si attesta al 20,5%. L’Ufficio Studi di 24MAX ha elaborato il profilo dei richiedenti, analizzando anche la posizione lavorativa: la netta maggioranza (78,1%) di chi ha acceso un mutuo nel corso del 2023 sono lavoratori a tempo indeterminato, seguiti dalle partite IVA (8,6%).
In generale, l’atteggiamento di chi nel 2023 si è detto interessato ad accendere un mutuo è stato tra il negativo e il prudenziale, a causa dell’incertezza della situazione geopolitica, ma soprattutto dei tassi soggetti a cambiamenti repentini. In questo scenario si fa sempre più elevata, dunque, la propensione ad affidarsi alla figura del mediatore creditizio, in grado di delineare un panorama completo dei prodotti bancari disponibili e di eventuali promozioni, operando secondo un approccio analitico a vantaggio del cliente.