Ue, appello per lo sviluppo da Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi di Italia, Francia e Germania

- di: Barbara Leone
 
Meno burocrazia, più credito, sostegno all’innovazione e alla transizione green e digitale, più formazione per creare manodopera qualificata. E’ quanto chiedono alle istituzioni europee e nazionali le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi di Italia, Francia e Germania in una Dichiarazione congiunta firmata dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli, dalla Vice Presidente di CMA France Fabienne Munoz e dal Presidente di ZDH Hans Peter Wollseifer. Il documento, presentato oggi a Roma nel corso di un incontro nella sede di Confartigianato, è stato illustrato al Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al quale i vertici delle tre Confederazioni, che rappresentano 3 milioni di imprese e 11 milioni di addetti in Italia, Francia e Germania, hanno indicato la necessità di un deciso impegno della Ue e dei singoli Stati per rafforzare l’artigianato e le micro e piccole imprese e sostenerne lo sviluppo in questa fase di profonde trasformazioni economiche e sociali. Tra le misure prioritarie sollecitate dai rappresentanti delle Pmi: la riduzione degli oneri burocratici a carico delle imprese e l’applicazione sistematica del principio “Think Small First” (Pensare innanzitutto ai piccoli); migliorare l’accesso ai finanziamenti necessari per potenziare le attività d’impresa; sostenere i processi di innovazione e la digitalizzazione; soddisfare il fabbisogno di manodopera qualificata.

“Gli artigiani e i piccoli imprenditori – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – sono pronti ad affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile e delle trasformazioni tecnologiche e digitali. Ma vanno sostenute nei loro sforzi con un ambiente favorevole alle loro attività, in particolare per quanto riguarda l’impatto delle nuove norme europee in materia di finanza sostenibile e certificazione della sostenibilità”. Per Fabienne Munoz, vicepresidente di CMA France, “servono misure straordinarie per sostenere le imprese artigiane e favorire i loro investimenti, riducendo i costi energetici e potenziando la formazione professionale per consentire l’assunzione di manodopera qualificata”. Da parte sua, il Presidente di ZDH Hans Peter Wollseifer ha insistito sulla necessità di “abbattere il carico di burocrazia che oggi pesa sui piccoli imprenditori e di eliminare gli obblighi di rendicontazione non necessari”.
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