Sanna Marin: la premier finlandese che sta provando a cambiare la storia

- di: Barbara Leone
 
Sanna Marin è la premier più giovane del mondo

Giovane, bella e coraggiosa. Così tanto da arrivare a sfidare finanche Putin. E’ Sanna Marin, primo ministro della Repubblica finlandese che sta portando il suo Paese ad abbandonare la storica neutralità traghettandolo nella Nato. Un progetto che, manco a dirlo, non è piaciuto affatto allo zar del Cremlino. Per questo, la premier finlandese è finita sotto il riflettori del mondo intero. Perché l’eventuale entrata nell’Alleanza atlantica di Finlandia e Svezia, anch’essa capitanata da una donna, cambierebbe radicalmente e forse definitivamente gli assetti geopolitici dell’Europa. Con tutte le conseguenze del caso. Non stupisce, però, che a prendere una tale iniziativa sia la Marin. Dietro il suo angelico volto, infatti, si cela un carattere determinato e fiero, figlio di una vita non esattamente tutta rose e fiori.


Trentasei anni, cresciuta in una famiglia arcobaleno e quindi paladina dei diritti civili, Sanna Marin è la premier più giovane del mondo (se si esclude la parentesi del cancelliere austriaco Kurz, che di anni ne ha trentacinque). Un’infanzia difficile la sua, caratterizzata dalla separazione dei genitori a causa dell’alcolismo del padre. La madre, poi, si è rifatta una vita. Questa volta, però, con una donna.
Insomma, si sarebbe potuta perdere in mille modi la bella Sanna Marin, il cui cognome farebbe pensare a presunte origini italiani, forse venete, che tuttavia non sono mai state confermate.


Chiunque si sarebbe sentito quanto meno disorientato. E invece lei non ha spostato di un millimetro il suo baricentro. Anzi, le difficoltà della vita l’hanno temprata rendendola forte e volitiva, oltre che particolarmente sensibile a tutte le problematiche legate ai diritti sociali e civili. Non ha mai perso di vista i suoi obiettivi. E non ha mai smesso di coltivare le sue passioni, nonostante provenisse da una famiglia economicamente modesta. E così, senza frignare a destra e a manca, si è semplicemente rimboccata le maniche. Per mantenersi agli studi ha fatto la cassiera, la commessa e lavoretti simili. E così, sasso dopo sasso, si è costruita un futuro brillante. Prima la laurea col massimo dei voti in Scienze dell’amministrazione con una tesi sulla professionalizzazione della leadership politica comunale, poi l’impegno politico tra le fila del partito socialdemocratico finlandese. A 27 anni viene eletta presidente del consiglio cittadino di Tampere. Dopo appena tre anni, il salto nazionale. Prima come deputata, poi come ministro dei trasporti nel governo di Antti Rinne. Carica che ricopre sino al dicembre del 2019, quando viene eletta primo ministro. Una sfida non facile, vista la giovane età e i pregiudizi che fisiologicamente la sua carta d’identità si porta dietro. E però ai finlandesi piace, e tanto. Piace la sua freschezza e la sua modernità. Al centro della sua agenda politica, infatti, c’è la lotta al cambiamento climatico. Che poi è, come lei stesso ha dichiarato, il vero motivo per cui è entrata in politica. La sua è una visione del mondo in netto contrasto con le precedenti generazioni politiche. Agire, osare, lottare per un mondo migliore.

La verità è che Sanna Marin è brava e casualmente anche bella

Lei ci prova: crede in quello che dice, e lo fa. Una roba da alieni in politica, almeno qui da noi. Ma lei è così: tira dritta per la sua strada. Senza paura alcuna, nemmeno di Putin. In mezzo l’amore, quello per il marito Markus Räikkönen conosciuto ai tempi della scuola e con il quale ha avuto una bambina che si chiama Emma Amalia. Lui, ex calciatore, non si è mai lasciato scalfire dalle battutine e allusioni che da più parti sono state fatte nei confronti della moglie. Del resto se sei giovane, bella e in una posizione di comando non te ne perdonano una. E difatti i commenti scemi e gli attacchi sessisti travestiti da facezie con la Marin sono all’ordine del giorno. Come quello che recentemente si è diffuso sui social per via di uno sguardo tra lei e Macron ritenuto particolarmente tenero. O l’ultimo, ancora più idiota, a seguito di una foto che la ritrae mentre fa attività fisica all’aperto. I titoloni si sprecano. Fanno gli splendidi, ma viene solo voglia di piangere: la premier finlandese beccata così (come se stesse facendo chissà che, e invece fa solo le trazioni al parco). E ancora: tripudio sexy (ma dove???), lady Finlandia come non si era mai vista. E robetta così. Sempre con un occhio alla scollatura, quando c’è e come se fosse un reato, piuttosto che alla sostanza della sua politica. Che a suo modo è anche rivoluzionaria. Insomma: tutto molto triste, squallido e anche alquanto scontato. La verità è che Sanna Marin è brava e casualmente anche bella. Di una bellezza acqua e sapone, che sa di buono. E soprattutto rappresenta un messaggio positivo. Non solo per il suo Paese, ma per tutto il mondo. Perché è l’esempio perfetto di quelle pari opportunità di cui tanti si riempiono la bocca. Pari opportunità coi fatti, e non con le parole. 
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