Salvini: “Il codice appalti sta funzionando, i sindaci parte essenziale sua attuazione”

 
“I sindaci sono stati parte rilevante nella stesura codice appalti, nonostante le previsioni più fosche, grazie alla semplificazione, l’abbassamento delle soglie e la negoziazione diretta, gli amministratori locali stanno dando la migliore risposta: nei primi due mesi di applicazione sono state appaltate opere per 52 miliardi. Scommettere sui sindaci è utile ed intelligente, la migliore replica a chi diceva che alla fine avrebbero lavorato solo i cugini dei primi cittadini”. Lo ha affermato Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vicepresidente del Consiglio rivolgendosi a sindaci ed amministratori nel suo intervento alla 40esima Assemblea dell’Anci in corso di svolgimento alla Fiera di Genova. “Il nuovo codice degli appalti cambierà in meglio la vita del Paese e semplificherà il lavoro dei sindaci e delle imprese”, ha aggiunto Salvini.

Rispondendo alle domande della giornalista Rai Serena Bortone, Salvini ha anche ribadito che la collaborazione coi sindaci continuerà anche con la  stesura del nuovo Codice della Strada. “Spero che il Parlamento approvi entro la fine dell’anno il disegno di legge sulla sicurezza stradale”, ha annunciato ricordando che oggi inizia l’iter del provvedimento in commissione alla Camera. “Ci saranno più rigore, nuove regole e sanzioni più dure per chi sbaglia, ad esempio con il ritiro immediato della patente in caso di test alcolemico positivo”. Il ministro si è anche detto pronto a collaborare con Anci sul tema del progetto Pinqua, “per il quale mi auguro di poter far scorrere la graduatoria esistente come quella per i progetti contro la dispersione idrica”.

Da parte del vicepremier anche un’apertura netta sul tema del vincolo del terzo mandato richiamato ieri dal presidente Decaro nella sua relazione di apertura. “Ritengo sciocco e controproducente dire di ‘no’ al terzo mandato dei sindaci perché’ vuol dire privarsi di professionalità e competenze che possono essere utili alle comunità”, ha detto.

Quanto poi al Ponte sullo Stretto, Salvini ha ribadito che “va fatto perché serve al Paese, così come la Gronda a Genova o l’alta velocità tra Napoli e Bari”. “Stiamo investendo 30 miliardi in Sicilia sui trasporti e altrettanti in Calabria, non fare il Ponte dopo aver investito 60 miliardi sarebbe da cretini”, ha sottolineato. L’obiettivo è aprire i cantieri entro l’estate 2024, spero non ci siano i professionisti del no in servizio continuativo. Ho parlato con il ministro competente, le sovrintendenze devono aiutare a velocizzare le cose e non rallentarle. Io adoro i pesciolini e gli uccellini ma penso che potranno svolazzare anche con il ponte”, ha concluso Salvini.
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