S&P: Le pressioni inflazionistiche minano la crescita dell'Eurozona

 
S&P ha ridotto le previsioni di crescita per l'economia dell'Eurozona al 2,6% quest'anno e all'1,9% per il prossimo (rispetto al 2,7% e 2,2%, rispettivamente, nelle previsioni provvisorie di maggio), a causa di un rafforzamento dei venti contrari.

Le pressioni inflazionistiche sono il principale fattore alla base di questa revisione al ribasso. S&P prevede ora che l'inflazione dei prezzi al consumo raggiunga il 7% quest'anno e il 3,4% nel 2023 (rispetto alle stime precedenti pari al 6,4% e al 3%, rispettivamente) in conseguenza all'aumento dei prezzi dell'energia e dei beni alimentari dovuto all'attuale contesto geopolitico. Anche la minore domanda internazionale dovrebbe frenare la crescita.

I consumatori iniziano ad avvertire la compressione del loro potere d'acquisto, soprattutto perché l'aumento dell'occupazione e dei salari non è sufficiente a compensare l'aumento dei prezzi. S&P prevede che le significative riserve di risparmio derivanti dalla pandemia e la domanda di servizi inespressa manterranno ancora i consumi in crescita, ma in misura minore rispetto a tre mesi fa, in quanto le turbolenze dei mercati finanziari stanno erodendo la ricchezza netta.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 52 record
Pagina
4
16/01/2025
'Cambiare l'acqua ai fiori', il besteller di Valérie Perrin diventa un film
16/01/2025
Willy: appello bis, chiesto ergastolo per fratelli Bianchi
16/01/2025
Editoria varia adulti e ragazzi nel 2024 -2,4 milioni di copie
16/01/2025
Istat, nel 2024 inflazione all'1%: 'carrello spesa' al 2%
16/01/2025
Australian Open, Sinner batte Schoolkate e vola al terzo turno
16/01/2025
Gaza, tregua da domenica. Hamas rivendica: "Israele è stato sconfitto"
Trovati 52 record
Pagina
4