Professioni, De Lise: commercialisti pronti a contribuire per il rilancio dell'Italia

 
“Aggregarsi, specializzarsi, farsi ascoltare dalla politica. Sono queste le esigenze dei professionisti, giovani e meno. Una categoria che ha bisogno di ritrovare compattezza e rappresentanza nel mondo delle istituzioni, perché nei nostri studi passa il futuro dell’Italia: economico, lavorativo e anche sociale. In due giorni di Congresso con circa ottanta relatori, oltre dodici ore di lavori e la partecipazione di centinaia di colleghi, un grande sforzo per il quale ringrazio il comitato organizzatore, abbiamo voluto lanciare un segnale chiaro: siamo pronti a contribuire per il rilancio del Paese. Dialogando, confrontandoci ma anche esprimendo idee e progetti. Vogliamo essere protagonisti del cambiamento all’interno e all’esterno della categoria”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, chiudendo il 58° Congresso dell’Unione, che si è tenuto a Reggio Calabria.

Andrea De Bertoldi (segretario della Commissione Finanze e Tesoro a Palazzo Madama e coordinatore Consulta dei Parlamentari Commercialisti) ha proposto tre misure per il rilancio del Paese: “Innanzitutto un fisco che premi l’incrementalità del reddito, basandosi su una flat tax incrementale; quindi una pace fiscale con i contribuenti attraverso l’utilizzo degli esistenti strumenti deflativi del contenzioso, quali la conciliazione giudiziale, l’adesione e il ravvedimento operoso. Infine, si abbia il coraggio di incidere sull’assenza di tassazione per tante multinazionali del web, che stanno spesso facendo concorrenza sleale alle nostre pmi”.

Stefano Distilli (presidente Cassa della dei dottori commercialisti) guarda con fiducia al futuro: “In un momento in cui si sta affrontando il tema della crisi delle professioni, gli ultimi dati della nostra Cassa registrano una crescita significativa delle nuove iscrizioni che nel primo semestre 2021 sono state 1.700, in aumento rispetto non solo ai 1.300 del 2020, ma anche in relazione ai 1.600 registrati nel 2019. Siamo coscienti che occorrerà riuscire a dare una corretta e prospettica chiave di lettura a questi dati, ma credo che possano comunque rappresentare un segnale confortante per la tenuta della categoria”.

Secondo Luigi Pagliuca (presidente della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili) “al di là dei numeri, è innegabile che un insieme di fattori abbia colpito la professione. Penso agli abusivi che non vengono più colpiti come in passato e ai Caf che hanno preso il sopravvento. E così i professionisti che sono formati e aggiornati, devono rispettare numerose normative e contribuiscono a creare il brand, perdono la loro posizione. Serve maggiore rappresentanza politica per risollevare la categoria a sostegno degli iscritti e anche dei cittadini, che hanno il diritto di usufruire di un professionista per le loro esigenze in materia di economia e lavoro”.
Notizie della stesso argomento
Trovati 167 record
27/06/2024
Valente (UGL): “bene progetto di reindustrializzazione Fos Prysmian ma chiediamo chiarezza...
27/06/2024
Istituto Atesino di Sviluppo: assemblea approva risultati 2023 molto positivi
27/06/2024
Gruppo FS: l’Assemblea approva il Bilancio 2023 e nomina il nuovo CdA
27/06/2024
Oto Melara completa la fornitura di 150 blindo Centauro II per l’Esercito Italiano
27/06/2024
Fisco: al via le maxi deduzioni per assunzioni a tempo indeterminato
27/06/2024
CCIAA Firenze: Cucinelli, “Dobbiamo puntare sull’esclusività del prodotto”
Trovati 167 record
Il Magazine
Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli