Pictet WM - L'andamento positivo non è finito nonostante il calo
- di: César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management
La scorsa settimana l’indice S&P 500[i] ha avuto una battuta d’arresto, registrando una flessione dello 0,1% (in USD) come risultato delle prese di profitto sulle principali azioni dei semiconduttori. L’indice delle small cap Russell 2000[ii] ha invece fatto meglio, con un aumento dell’1,3% (in USD) malgrado il rialzo dei tassi degli US Treasury. Nell’intero 2° trimestre, l’S&P 500 ha guadagnato il 4,3% e il Nasdaq[iii] l’8,5% (in USD), mentre il Russell 2000 ha perso il 3,3%. Imperturbato di fronte alle elezioni francesi, lo Stoxx Europe 600[iv] si è apprezzato dell’1,5% (in euro) la scorsa settimana, sebbene il CAC 40[v] francese sia sceso del 2% (in euro) chiudendo il suo trimestre peggiore da due anni a questa parte. I tassi dei titoli di Stato europei sono saliti e gli spread del debito francese rispetto ai Bund tedeschi si sono moderatamente allagati con i partecipanti dei mercati che entravano in stato di vigile attesa. Di fatto gli spread delle obbligazioni societarie europee si sono leggermente ristretti, ma gli emittenti francesi devono ancora pagare un premio per il rischio più elevato di un mese fa. Nei mercati valutari, lo yen si è indebolito ulteriormente nei confronti dell’USD, toccando il suo livello più basso dal 1986. La scorsa settimana l’oro ha ampliato leggermente i suoi guadagni del 2° trimestre.
In una settimana borsistica più breve negli Stati Uniti per la festa del 4 luglio, i mercati guarderanno a trovare nei dati ISM manifatturiero e dei servizi una conferma dei forti dati PMI di giugno. I dati sull’occupazione saranno anch’essi un indicatore importante sulla salute dei consumatori statunitensi. I deboli risultati delle imprese dei beni di consumo della scorsa settimana confermano il nostro tema di spostare l’attenzione dai consumatori ai produttori. Prevediamo che la Federal Reserve attuerà il suo il primo taglio dei tassi a settembre. Il rialzo dei prezzi al consumo in Australia la scorsa settimana è servito però da avvertimento sul fatto che l’ultima parte del percorso verso il controllo dell’inflazione può essere accidentato. I mercati stanno scontando una probabilità di quasi il 60% che Reserve Bank of Australia alzi i tassi entro settembre. Nella politica, la possibilità che Biden si ritiri per lasciare spazio ad un candidato alternativo deve essere presa sul serio. In Francia, prevediamo che il premio per il rischio fiscale rimarrà strutturalmente elevato per un periodo prolungato. In considerazione del rischio (geo)politico elevato ma per lo più non correttamente valutato, abbiamo deciso di modificare il nostro posizionamento sulle azioni a neutrale. L’attività di M&A – un altro dei nostri temi chiave - è vivace, con una delle imprese manifatturiere tedesche che ha dichiarato di volere acquisire una concorrente e un’altra che ha accettato di investire fino a USD 5 miliardi in una nuova joint venture.
[i] Fonte: Pictet WM AA&MR, Thomson Reuters. Performance del passato, S&P 500 Composite (rendimento netto a 12 mesi in USD): 2019, 31,5%; 2020, 18,4%; 2021, 28,7%; 2022, -18,1%; 2023, 26,3%.
[ii] Fonte: Pictet WM AA&MR, Thomson Reuters. Performance del passato, Russell 2000 (rendimento netto a 12 mesi in USD): 2019, 25,5%; 2020, 20%; 2021, 14,8%; 2022, -20,4%; 2023, 16,9%.
[iii] Fonte: Pictet WM AA&MR, Thomson Reuters. Performance del passato, Nasdaq Composite (rendimento netto a 12 mesi in USD): 2019, 36,7%; 2020, 44,9%; 2021, 22,2%; 2022, -32,5%; 2023, 44,6%.
[iv] Fonte: Pictet WM AA&MR, Thomson Reuters. Performance del passato, STOXX Europe 600 (rendimento netto a 12 mesi in EUR): 2019, 27,6%; 2020, -1,5%; 2021, 25,5%; 2022, -10,1%; 2023, 16,5%.
[v] Fonte: Pictet WM AA&MR, Thomson Reuters. Performance del passato, CAC 40 (rendimento netto a 12 mesi in EUR): 2019, 30,5%; 2020, -5%; 2021, 31,9%; 2022, -6,7%; 2023, 20,1%.