Ospiti illustri al museo: le mostre del weekend, da Tiziano a Velázquez

- di: Samantha De Martin
 
Tele che arrivano, mostre che incantano. In questo infuocato weekend di inizio estate l’arte non va in vacanza, anzi continua a riempire l’agenda degli art lovers con stuzzicanti proposte. Chi scegliesse di rimanere in città, a Roma, potrà recarsi alla Galleria Borghese per incontrare un ospite d’eccezione. La tela Ninfa e pastore, opera autografa realizzata da Tiziano, concessa dal Kunsthistorisches Museum di Vienna nell’ambito di un programma di scambio culturale tra le due istituzioni, si potrà ammirare fino al prossimo 18 settembre. A Brescia un altro ospite illustre ha da poco varcato i cancelli dell’Accademia Carrara. Il Ritratto di Maria Anna d’Austria, arrivato dal Prado di Madrid, si potrà contemplare in tutto il suo fascino nel prestigioso museo, in dialogo con il Ritratto di bambino di Alonso Cano. Da nord a sud ecco gli altri appuntamenti con la bellezza nel weekend del 18 e 19 giugno. 

Un Velázquez dal Prado ospite d’eccezione all’Accademia Carrara di Bergamo

Una pittura ricca e raffinata al tempo stesso, arricchita da un intreccio di toni neri, grigi, argentati incornicia la monumentale figura di Maria Anna d’Austria dipinta da Diego Rodriguez de Silva y Velázquez, prestigioso pintor del rey alla corte madrilena, negli ultimi anni di vita del maestro, tra il 1652 e il 1653. Con il ritratto che immortala la seconda moglie di Re Filippo IV Velázquez ci restituisce anche un insuperato affresco della vita e dei costumi della corte spagnola dell’epoca. Fino al 28 agosto questo prestito eccezionale, arrivato dal Prado di Madrid, si potrà ammirare in tutto il suo fascino all’Accademia Carrara di Bergamo. Alla tela sarà dedicato uno spazio appositamente progettato, arricchito da un approfondimento sulla moda e sulle usanze del tempo grazie alla collaborazione con Fondazione Arte della Seta Lisio. L’opera dialogherà con Ritratto di bambino, tela della collezione museale della Carrara tradizionalmente attribuita a Velázquez, ma realizzata da Alonso Cano. 

A Milano la collezione Henraux si racconta

Fino al 18 luglio le Gallerie d’Italia di Milano, museo di Intesa Sanpaolo, accolgono la mostra Collezione Henraux 1960-1970 a cura di Edoardo Bonaspetti, direttore Artistico della Fondazione Henraux, dedicata all’importante scrigno di opere scultoree in marmo realizzate dall’azienda marmifera toscana che ha dato forma alla creatività di artisti Joan Miró, Giò Pomodoro, Antoine Poncet, Branko Ružić, François Stahly, Georges Vantongerloo e molti altri. L’appuntamento è nel suggestivo Cortile Ottagono e nel Giardino d’Alessandro delle Gallerie d’Italia di Milano, dove sette delle 25 sculture Henraux in collezione Intesa Sanpaolo attendono i visitatori. L’iniziativa, in occasione della quale l’intero nucleo è stato sottoposto a un importante intervento conservativo, vuole essere un’anticipazione della grande mostra che si terrà a Querceta di Seravezza, presso la sede della Fondazione, dal 25 luglio al 18 settembre. Esempio straordinario di cultura d’impresa, l’azienda è protagonista, da oltre 200 anni di attività di innumerevoli progetti e collaborazioni nella cultura visiva internazionale. Fondata nel 1821 dall’ex ufficiale napoleonico Jean Baptiste Alexandre Henraux e dall’imprenditore versiliese Marco Borrini, il percorso dell’azienda marmifera si intreccia con importanti contributi nel mondo dell’arte, dell’architettura e del restauro.

Alla Galleria Borghese un Tiziano dal Kunsthistorisches di Vienna 

Una donna di spalle, distesa su un fianco, sotto una quercia, appoggiata sulla spalla destra di un giovane, quasi completamente nuda, volge il corpo a un capro intento a cibarsi dell’ultima parte rigogliosa di un albero, ricordando a chi osserva il tempo che passa inesorabile. Dallo scorso 14 giugno la tela Ninfa e pastore, dipinta da Tiziano intorno al 1570 e in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna nell’ambito di un programma di scambio culturale tra le due istituzioni, accoglie i visitatori nella sala XX della Galleria Borghese. Questo capolavoro, straordinario epilogo dell’intera produzione di Tiziano, che morirà un anno dopo averlo dipinto, è il fulcro dei Dialoghi di Natura e di Amore, una piccola, ma interessante mostra dossier a cura di Maria Giovanna Sarti, che pone in dialogo la tela ospite con tre opere della collezione della Galleria Borghese. Ad accogliere i visitatori in un abbraccio avvolgente sono Amor sacro e Amor profano di Tiziano, della collezione Galleria Borghese, Venere che benda amore, che precede di dieci anni Ninfa e pastore, e Le tre età dell’uomo, proposto in mostra nella replica della celebre opera di Tiziano conservata a Edimburgo ed eseguita da Sassoferrato nel 1682. A legare le opere sono alcuni temi profondi che, dagli esordi, accompagnano l’attività di Tiziano fino alla maturità: la Natura, concepita come luogo dell’agire umano, l’Amore, declinato nelle sue diverse sfaccettature di sentimento divino, naturale, matrimoniale, e il Tempo, che regola la vita dell’uomo, assimilandolo all’armonia del cosmo.

La Sardegna megalitica si svela al MANN

Duecento reperti, tra bronzetti nuragici raffiguranti donne, animali, guerrieri, monili, modelli di navi, spade votive, in prestito dai Musei Archeologici Nazionali di Cagliari, Nuoro e Sassari, invitano il pubblico del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli a un viaggio nel tempo alla scoperta della Sardegna megalitica. Fino al prossimo 11 settembre il Salone della Meridiana ospita l’unica tappa italiana della grande mostra internazionale Sardegna Isola Megalitica che, dopo aver incantato il Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco, fa tappa nella città flegrea con un ospite d’eccezione. Prestito straordinario di questo viaggio nel tempo a cura di Federica Doria, Stefano Giuliani, Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino, è una delle celebri sculture in pietra dei Guerrieri di Mont’e Prama, il gigante dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, mai prestato finora, che si fa portavoce di un messaggio di continuità tra le antichissime culture mediterranee.

Nella foto: Velázquez, Accademia Carrara di Bergamo | Foto: © Michele Nastasi  
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