Ministro Giovannini: Commissione Istruzione Senato, iniziative in vista dell'avvio prossimo anno scolastico

 
"Dall'insediamento del Governo Draghi, sono diverse le azioni intraprese dal Governo nel settore del Trasporto Pubblico Locale, nonostante la gestione sia di esclusiva competenza delle Regioni. A tal fine, nel biennio 2020-2021 sono stati stanziati 2.740 mln di euro finalizzati alla copertura dei mancati ricavi dovuti all’emergenza sanitaria e alla erogazione di servizi aggiuntivi da parte degli enti territoriali, responsabili del Tpl. In aggiunta a quanto finora erogato, nella seconda parte del 2021 per le Regioni e le Province autonome saranno ripartiti: 618 milioni di euro per finanziare servizi aggiuntivi e 800 milioni per compensare minori ricavi”, ha detto il Ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini in audizione in Commissione Istruzione del Senato sulle iniziative del dicastero in vista dell'avvio del prossimo anno scolastico.

“Fin dall’insediamento del Governo, il tema della programmazione dell’offerta di servizi di trasporto è stato al centro di un dialogo continuo con gli operatori del settore e con i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni, responsabili del Tpl”, ha proseguito il Ministro.

Oltre a ricordare tutte iniziative intraprese dal Ministero nel corso di questi mesi, il Ministro ha aggiunto che il Governo ha avviato una serie di iniziative volte a porre le basi per modulare differentemente la domanda di Tpl da parte delle diverse categorie di utenti. In particolare, si ricorda che fin dal mese di dicembre 2020 sono operativi i tavoli prefettizi per definire gli orari di inizio e fine delle lezioni e delle attività commerciali in funzione dell’evoluzione a livello locale del quadro sanitario e della disponibilità del sistema dei trasporti. Più di recente, è stata data attuazione al DL 34/2020 attraverso l’emanazione del decreto MITE-MIMS che impone l’istituzione della figura del mobility manager alle amministrazioni pubbliche e alle imprese con più di 100 addetti operanti nei Comuni con più di 50.000 abitanti. Il decreto chiarisce il ruolo del mobility manager aziendale e rafforza la figura di quello d’area (tipicamente comunale) cui viene attribuito il compito di acquisire ed elaborare i dati trasmessi dai mobility manager aziendali e scolastici (la cui istituzione è prevista dalla legge 221/2015). In attuazione del decreto MITE-MIMS, sono state predisposte e approvate ieri, le linee guida che i mobility manager aziendali e d’area dovranno seguire per rendere efficace la loro azione. “Da una prima valutazione, dovrebbero essere oltre 6.000 le unità locali di imprese soggette all’obbligo di istituzione del mobility manager e all’applicazione delle linee guida”, ha sottolineato Giovannini. “Questa iniziativa potrà avere un effetto di natura strutturale anche una volta terminata l’emergenza dovuta alla pandemia, favorendo una migliore organizzazione dei servizi del Tpl”.

Dal punto di vista finanziario, Giovannini ha anche precisato che il DL 73/2021 ha assegnato 50 milioni di euro per favorire la rimodulazione della domanda di Tpl. “I fondi sono destinati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni che adotteranno entro il 31 agosto 2021 Piani di spostamento casa-lavoro (PCSL). L’erogazione dei fondi avviene attraverso il Comune e una quota del 3% del fondo complessivo è destinato all’ANCI per misure di supporto tecnico specialistico ai Comuni destinatari delle risorse e ai beneficiari del Fondo, nonché per azioni “di sistema”. L’80% dei fondi andrà ai Comuni con più di 100.000 abitanti, il restante 20% a quelli con una popolazione compresa tra 50.000 e 100.000 abitanti. Il 20% dei fondi, a titolo di anticipazione, è in fase di ripartizione”.

“Parallelamente – ha proseguito - i tavoli prefettizi, che hanno operato nei mesi scorsi, sono stati riattivati, con il mandato specifico di lavorare in vista della ripresa dell’anno scolastico. Ovviamente, i dati raccolti ed elaborati dai mobility manager d’area consentiranno di rendere più agevole il lavoro dei tavoli prefettizi” ha osservato il Ministro.

Al termine della sua audizione, il Ministro Giovannini ha informato la Commissione dell’indagine richiesta dal Mims all’Istat sulla propensione agli spostamenti alla dopo la pausa estiva: “Per comprendere meglio le tendenze prevedibili della domanda di Tpl alla ripresa di settembre, il Ministero ha chiesto all’Istat di condurre un’apposita indagine sulle famiglie italiane nella quale sono stati analizzati i comportamenti attesi da parte delle diverse categorie in relazione alla pandemia. Complessivamente, i risultati preliminari dell’indagine delineano, rispetto alla situazione ante-pandemia, uno scenario di significativa riduzione della mobilità e dell’utilizzo di mezzi pubblici da parte sia di occupati/studenti sia delle persone in altra condizione, in presenza di una maggiore intensità di utilizzo dell’auto privata”.

Con riferimento all’analisi della frequenza settimanale degli spostamenti, si registra una diminuzione di circa 10 punti percentuali degli occupati che si recheranno sul posto di lavoro almeno 5 giorni alla settimana. Contestualmente, la frequenza di chi si recherà a lavoro per meno di 5 giorni alla settimana passa dall’8,9% al 16,6%. Inoltre, la percentuale di occupati che prevede assenza di spostamenti per motivi di lavoro, ovvero una frequenza inferiore su scala mensile, passa dal 5,5% al 9,1%. Circa la metà di chi prefigura una minore frequenza di lavoro in presenza attribuisce la causa della riduzione agli effetti indotti dalla pandemia Covid-19. Per quanto riguarda la scelta di mezzi di trasporto per recarsi sul posto di lavoro, per il totale degli intervistati (occupati e studenti maggiorenni) si registra un calo nell’utilizzo atteso dei mezzi pubblici pari a circa il 20% (-6,5 punti percentuali in termini di variazione di quote). Con riferimento ai soli occupati il calo è pari a circa il 29%. In conclusione, ha detto il Ministro, sulla base delle azioni intraprese e delle analisi svolte dall’Istat, è presumibile un minor ricorso ai mezzi pubblici nei prossimi mesi rispetto al periodo precedente la pandemia.

Il Ministro ha poi ricordato l’attenzione ai controlli e l’importanza di un’azione congiunta: " Sappiamo quanto sia fondamentale riportare gli studenti in presenza. Il Governo ha previsto un aumento delle risorse anche per aumentare la sanificazione dei mezzi pubblici. Parleremo con Regioni e Province Autonome per aumentare i controlli e verificare la possibilità di introdurre scuolabus anche per gli studenti delle superiori.

“Governo e Mims, negli ultimi mesi, hanno preso decisioni rilevanti, finanziarie e organizzative, per preparare il Piano Trasporti in previsione della riapertura, Piano che deve essere utilizzato dagli enti locali per programmare l'offerta di trasporti. Combinando riduzione della domanda da parte degli utenti e maggiore offerta di trasporto del 15-20% circa nelle ore di punta, le Regioni hanno tutti gli strumenti per fare la programmazione, che al Mims attendiamo per valutare e prendere decisioni" ha concluso il Ministro.
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