MITUR, 75 milioni per siti UNESCO e città creative: approvati 58 progetti definitivi

 
Nell’ambito del Fondo da 75 milioni di euro volto alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale sede di siti riconosciuti patrimonio dell’umanità Unesco e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative Unesco, il ministero del Turismo ha, finora, approvato 58 progetti definitivi che coinvolgono oltre 250 Comuni in 16 Regioni, per un impegno complessivo di oltre 70 milioni di euro. Inoltre, due ulteriori progetti sono in via di approvazione e uno in fase di presentazione.

Lo stanziamento è finalizzato al finanziamento dei progetti da parte dei Comuni proponenti, da concludersi entro il 30 novembre 2025, che abbiano ad oggetto interventi quali:

• la realizzazione di strumenti di valorizzazione e promozione turistica digitale, nonché di itinerari turistici;
• attività di marketing ed eventi;
• opere di carattere edilizio, strutturale o impiantistico o, ancora, allestimenti su siti culturali, paesaggistici e naturalistici funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica.

Saranno realizzati in totale oltre 470 interventi.

A titolo di esempio, a Genova è stato approvato il progetto “Dimore dell’Ospitalità Genovese Europea” per rafforzare il capoluogo ligure come meta turistica in chiave culturale, storica e artistica; a Capaccio Paestum, il progetto “Cilento Vallo di Diano Experience” per la differenziazione del prodotto turistico; a Siena, il progetto “Siena Tourism Hub” orientato all’accrescimento della permanenza media e all’implementazione dei servizi di smart destination; a Milano, il progetto “LET-MI: Letteratura Esperienza Turistica a Milano” per la creazione di un percorso articolato di ambito digitale.

“Il Fondo è un importante strumento per potenziare uno dei fiori all’occhiello dell’ecosistema turistico italiano” -ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè- “Con oltre 142 milioni di presenze e una spesa superiore ai 12 miliardi di euro, il turismo culturale è un vero e proprio traino per il settore. E non potrebbe essere altrimenti, considerando – per esempio – i nostri 59 siti patrimonio dell’umanità Unesco e i 495 borghi certificati. In questo modo, rafforziamo il supporto al tessuto territoriale italiano e diamo continuità alle azioni messe in campo per la valorizzazione dei territori, come fatto con il Fondo per i piccoli Comuni a vocazione turistica, nell’ottica di un operato di ampio respiro orientato a sostenere e valorizzare queste preziose componenti dell’ecosistema turistico italiano, che sono anche un unicum a livello internazionale, nonché fattori strategici di sostenibilità e di destagionalizzazione”.
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