L'inflazione continua a rallentare. I commenti delle associazioni di categoria

- di: Francesco Di Stefano
 
Prosegue ad agosto, secondo le stime preliminari, la fase di rallentamento dell’inflazione (scesa a +5,5%) e della sua componente di fondo (+4,8%). La decelerazione su base annua dei prezzi al consumo, ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei Beni energetici, riflette anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,8%). Resta, infine, elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, che ad agosto si attesta a +9,6%.

Assoutenti: per alimentari tasso resta sopra il 10%. Solo per mangiare famiglia spende 777 euro in più all’anno

Nonostante il calo del tasso di inflazione al 5,5% ad agosto, per carrello della spesa e alimentari i prezzi continuano ancora a crescere a livelli astronomici. Lo afferma Assoutenti, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat. Il carrello della spesa sale ad agosto del +9,6%, mentre i prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano +7% – analizza Assoutenti – Il vero allarme, tuttavia, è rappresentato dagli alimentari, i cui listini ad agosto salgono in media del +10,1% su anno, equivalente ad una stangata da +777 euro annui per un nucleo con due figli solo per la spesa relativa a cibi e bevande. Con un tasso generale di inflazione pari al +5,5%, una famiglia “tipo” si ritrova a subire un aggravio di spesa pari a +1.609 euro annui, che sale a +2.084 euro per una famiglia con due figli – aggiunge Assoutenti. “I dati Istat dimostrano come l’emergenza prezzi non sia finita – avvisa il presidente Furio Truzzi – I nuovi rialzi dei carburanti rischiano di avere nelle prossime settimane ripercussioni dirette sui prezzi al dettaglio, portando a rincari generalizzati per tutti i prodotti, a partire dagli alimentari. Per tale motivo ribadiamo la nostra richiesta al Governo di intervenire sulle accise che gravano su benzina e gasolio in modo da calmierare i listini e incentivare la discesa dei prezzi al dettaglio in tutti i settori” – conclude Truzzi.

Coldiretti: L'inflazione pesa sulle famiglie 

L'inflazione pesa sulle famiglie con la frutta che registra al consumo un aumento del 9,4% che per la verdura sale al 20,2%, con i prezzi che triplicano dal campo alla tavola e i produttori agricoli che chiedono un prezzo minimo che copra almeno i costi di produzione come prevede la legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni. E' quanto emerge dall'analisi dalla Coldiretti sui dati Istat sull'andamento dell'inflazione ad agosto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che registra un aumento per l'alimentare del 9,8%

Confesercenti, inflazione cala ma pesa ancora su potere acquisto e consumi

Prosegue, come previsto, il processo di rientro dell’inflazione ma ad un ritmo ancora lento. Mentre risale leggermente l’inflazione acquisita, al 5,7%, che secondo nostre stime dovrebbe essere il dato di chiusura dell’anno. Abbiamo, perciò, ancora di fronte almeno due anni per tornare al “livello di guardia” del 2-2,5%. Uno scenario di incertezza che continuerà ad incidere negativamente su redditi e potere d’acquisto delle famiglie. D’altra parte, lo shock sul fronte energetico del 2022 ha avuto dimensioni tali per cui sarebbe illusorio immaginare un suo completo riassorbimento nell’arco di un solo anno solare. Il rallentamento della corsa dei prezzi continua, in gran parte, ad essere spiegato dai beni energetici: gli interventi di sostegno pubblico che avevano contribuito a contenerne l’aumento nel periodo di massima accelerazione, ne rallentano la discesa ora che sono stati depotenziati. E prosegue l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie: continuerà a ridursi, anche se in misura minore rispetto allo scorso anno, e questo comporterà una forte frenata dei consumi – secondo nostre valutazioni dello 0,5% rispetto al 4,6% dello scorso anno -. I dati relativamente positivi dell’occupazione (+362mila unità rispetto a luglio 2022), non bastano quindi a sostenere i redditi e la spesa delle famiglie che devono continuare a far fronte ad una dinamica ancora sostenuta dei prezzi. Per questo, con la prossima manovra finanziaria, il Governo dovrà mettere al centro famiglie ed imprese, con interventi mirati a contenere l’erosione del potere d’acquisto e sostenere la domanda interna, la cui ripresa è fondamentale per evitare scenari di stagnazione prolungati.

Confimprese: Il carrello della spesa cresce. Necessaria una politica fiscale per favorire la spesa corrente

"L’inflazione in calo dello 0,4% è una buona notizia ma non sufficiente. I prezzi al consumo sui beni ad alta frequenza, che incidono maggiormente sulle fasce meno abbienti, non accennano a diminuire e rimangono vicini alla doppia cifra. Occorre, quindi, una politica fiscale che favorisca anche la spesa corrente e possa produrre, in certe condizioni, impatti importanti sull’economia. A riprova di questa urgente necessità sono le prime indicazioni sui consumi di luglio che mostrano segni di debolezza del mercato" commenta Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese.

Federdistribuzione: "I dati confermano il rallentamento dell’inflazione ma permane una situazione di difficoltà economica per le famiglie"

I dati diffusi da Istat relativi ai prezzi al consumo del mese di agosto evidenziano, rispetto al mese precedente, l’indice generale di inflazione in ulteriore decrescita con un +5,5% su base annua, mentre il carrello della spesa registra un rallentamento con un +9,6% su base tendenziale. “I dati confermano il rallentamento dell’inflazione ma permane una situazione di difficoltà economica per le famiglie, confermata dalla debolezza dei consumi, in particolare per quanto riguarda i volumi di vendita del settore alimentare”, ha commentato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione. “Negli ultimi diciotto mesi l’impegno delle aziende della Distribuzione Moderna è stato dedicato a rallentare il più possibile gli effetti inflattivi sui prezzi al consumo per salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie. Uno sforzo che ha portato a sacrificare in modo rilevante la redditività delle imprese ma che non ha fatto mancare la partecipazione del nostro settore a iniziative destinate ad alleviare il peso dell’inflazione sulle persone più fragili e a basso reddito, come per la carta ‘Dedicata a te’, istituita dal Governo”. “Pur in un contesto economico complicato, manteniamo l’impegno sottoscritto in una lettera di intenti lo scorso 4 agosto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e che ci vede al tavolo con l’obiettivo di giungere al protocollo su un ‘trimestre anti-inflazione’, sul quale auspichiamo si possa avere l’adesione anche da parte delle imprese di produzione dei beni di largo consumo per dare efficacia a questa iniziativa”.

Unione Nazionale Consumatori: "Inflazione, si tratta di un calo insoddisfacente, con il contagocce"

Per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, si tratta di "un calo insoddisfacente, con il contagocce. L'inflazione si abbassa ma troppo a rilento. Il raffreddamento dell'inflazione significa che i prezzi, pur se ad un ritmo inferiore, continuano lo stesso a salire nonostante abbiano oramai raggiunto livelli stellari, insostenibili per troppe famiglie. Inoltre, se quella tendenziale cala, quella su base mensile decolla dello 0,4%, facendoci tornare ai livelli del mese di aprile. Per trovare un balzo superiore bisogna risalire fino al mese di novembre 2022, quando si arrivò a +0,5%".
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