IG Italia - Macro Europa: PMI manifatturiero Area Euro in linea con le attese

- di: Federico Vetrella, Market Strategist di IG Italia
 
I risultati

Questa mattina sono usciti i risultati finali del consueto sondaggio condotto da S&P Global nelle principali economie europee. A livello aggregato, il PMI manifatturiero nell’Eurozona è sceso a 48,5, minimo in due mesi, (48,8 a gennaio) mentre quello della produzione manifatturiera è salito a 50,1 rispetto al 48,9 del mese precedente, massimo in nove mesi.

Nonostante questo, le aspettative degli operatori del settore rimangono ottimistiche grazie alla migliore disponibilità di materie prime e alla riduzione degli ostacoli sulle catene di fornitura. I tempi di consegna si sono infatti accorciati al massimo dal 2009 mentre la pressione sui costi da parte delle aziende è diminuita fino al livello più lento da circa due anni e mezzo.

Più nel dettaglio, l’Italia ha registrato un dato in forte crescita a 52, massimo in 10 mesi, seguita dai valori positivi di Grecia, Irlanda e Spagna. Al contrario, Francia e Germania hanno registrato dati ancora al di sotto della soglia di neutralità di 50 e minori delle stime flash (rispettivamente a 47,4 e 46,3).

Infatti, la domanda aggregata rimane debole con i nuovi ordini che continuano a diminuire per il decimo mese consecutivo sulla scia del persistere dell’inflazione che rimane ancora elevata sebbene sia aumentata al livello più basso da due anni e mezzo.

Nel complesso le prospettive per gli operatori del settore rimangono più ottimistiche rispetto al precedente sondaggio di gennaio e le migliori dallo scoppio del conflitto ucraino più di un anno fa. A sostenere questo vi sono anche i dati sul mercato del lavoro che a febbraio ha osservato un modesto aumento delle assunzioni ma al ritmo più veloce in quattro mesi.

Gli effetti sui mercati


Le Borse europee mostrano un andamento altalenante ma in modesta crescita in linea con i risultati dei PMI che sono stati accolti positivamente dagli operatori di mercato.

Sul Forex, l’euro guadagna molto contro dollaro, yen e sterlina. Nello specifico, l’EUR/USD è in forte rialzo con un forte momentum in questa direzione fino a 1,0661.

Le previsioni

Le prospettive dal lato dei manifatturieri europei sono in miglioramento grazie alla riduzione dei ritardi sulle catene di fornitura e alla riduzione della pressione sui prezzi dovuto in particolare al crollo delle quotazioni delle materie prime energetiche.

Nonostante ciò, la domanda aggregata rimane debole sintomo che la completa ripresa deve ancora essere raggiunta. In particolare, la spesa dei consumatori rimane ancora fiacca e questo potrebbe continuare a porre delle barriere ad un completo recupero nel breve termine.

Il miglioramento dei fondamentali nell’economia europea rimane costante anche se molto dipenderà dalle future mosse della Banca Centrale Europea che ha intenzione di continuare ad alzare il costo del denaro anche nelle prossime riunioni.
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