HSBC: La BCE ha aumentato i tassi, rallentando il ritmo dei rialzi, ma non è ancora finita

 
Come a marzo, la BCE ha affermato che l'inflazione dovrebbe rimanere "troppo elevata per un periodo troppo lungo" e non ha fornito alcuna indicazione esplicita di politica monetaria, se non quella di ribadire l'importanza di un approccio basato sui dati. Tuttavia, il fatto che la Banca Centrale abbia dichiarato che assicurerà che i tassi di policy "saranno" ricondotti a livelli sufficientemente restrittivi lascia intendere che la traiettoria di rialzo dei tassi non è ancora giunta al termine. Ciò è in linea con la nostra view secondo cui il mese prossimo ci sarà un altro rialzo dei tassi di 25 punti base, con il rischio che i rialzi proseguano fino a luglio.

Sembra inoltre probabile l'annuncio di un’accelerazione del ritmo del QT. Le richieste di una più rapida riduzione del bilancio della BCE si sono fatte più pressanti. Isabel Schnabel ha affermato (27 marzo) che un tale riduzione è necessaria per tre motivi: (1) ripristinare lo spazio di manovra della BCE; (2) mitigare gli effetti collaterali indesiderati; e (3) eliminare la politica accomodante.

L'accelerazione del QT, che fornisce un certo grado di inasprimento monetario, è stata senza dubbio un altro fattore che ha rallentato il ritmo dei rialzi dei tassi. Infatti, i falchi del Consiglio Direttivo che avrebbero preferito un altro rialzo di 50 punti base potrebbero essere scesi a compromessi pur di aumentare il QT.

Inoltre, l'impatto restrittivo della riduzione del bilancio potrebbe essere notevole. In un discorso del 16 febbraio, il Chief Economist Philip Lane ha affermato che una riduzione del bilancio pari a 1 trilione di euro nell'arco di tre anni potrebbe ridurre l'inflazione di 0,3 punti percentuali. Si tratta quindi di un'entità più o meno pari all'impatto inflazionistico che avrebbe un aumento dei tassi di 100 punti base. In altre parole, l'analisi di Lane suggerisce che l'impatto totale sull'inflazione della riduzione del bilancio per 1 trilione di euro potrebbe essere pari a quello di quattro aumenti dei tassi di interesse di 25 punti base ciascuno.

Unito all'annuncio dell'interruzione del reinvestimento del Programma di Acquisto di Asset partire da luglio, questo comporta una riduzione del bilancio di circa 0,5 miliardi di euro entro la fine del 2024 solo grazie al Programma di Acquisto di Asset. Ma se si considerano anche i TLTRO, per i quali è prevista una scadenza di 1,1 miliardi di euro tra giugno 2023 e dicembre 2024, la riduzione totale del bilancio tra marzo 2023 e la fine del prossimo anno potrebbe aggirarsi intorno a 1,5 miliardi di euro. A meno che una parte dei fondi TLTRO non venga ritirata - e su questo punto la BCE sta chiaramente lasciandosi più opzioni aperte - questa scelta presuppone un ulteriore significativo inasprimento secondo i calcoli di Lane (fattore che implicherebbe una riduzione dell'inflazione di 0,5 punti base, a parità di altre condizioni).
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