Gruppo San Donato: posa della prima pietra del nuovo “Kenya International Mental Wellness Hospital”

 
È tutto italiano il progetto per il “Kenya International Mental Wellness Hospital”, la nuova cittadella della salute psichiatrica che sorgerà alla periferia di Nairobi. Gli artefici dell’iniziativa sono Gruppo San Donato e GKSD Investment Holding Group, su impulso del governo keniota che, con il nuovo ospedale, vuole dare una risposta concreta alla piaga del disagio mentale, in forte aumento negli ultimi anni, all’interno del Paese.

Oggi, alla posa della prima pietra, presenti il presidente della Repubblica del Kenya, Uhuru Kenyatta, con diversi ministri del suo governo, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il vice presidente di Gruppo San Donato, Paolo Rotelli e il vice presidente di Gruppo San Donato e presidente di GKSD Investment Holding, Kamel Ghribi.

Il nuovo polo per la cura delle malattie mentali sorgerà su una superficie collinare di circa 80 ettari, alla periferia ovest di Nairobi e ospiterà fino a 600 pazienti e sarà anche un hub di riferimento per l’Africa centro orientale.

Per giungere a questo risultato, ci sono voluti due anni di collaborazione e confronto tra lo staff di Gruppo San Donato e quello dell’attuale ospedale psichiatrico di Nairobi.

“Stiamo creando una struttura moderna per le cura delle malattie psichiatriche che stanno diventando un problema sempre più diffuso in una società come quella keniota e in generale africana, che negli ultimi anni è passata da rurale a urbana. Ecco quindi che si presentano nuove problematiche di salute, tipiche della vita cittadina, quali i disturbi mentali legati all’ansia, depressione e dipendenze. Il nuovo complesso prevede, oltre all’area clinica, anche un centro sportivo, l’area didattica universitaria, l’area residenziale, totalmente immerso nella natura, con lo scopo non solo di curare, ma agevolare il rientro dei pazienti nella collettività”. – ha dichiarato Paolo Rotelli, vicepresidente del Gruppo San Donato.

“Grazie alla expertise sanitaria del primo gruppo della sanità italiana, possiamo costruire una collaborazione concreta tra Italia e Kenya ma anche tra Europa e Africa, contribuendo anche al miglioramento delle relazioni internazionali. La sanità può diventare sempre più efficacemente la strada di nuove relazioni tra i popoli, con conseguente miglioramento delle relazioni internazionali. Iniziative di questo tipo che vedono lo sviluppo della partnership pubblico – privato, possono facilitare il dialogo e favorire la pace, che deve essere l’obiettivo di ogni attore internazionale. La presenza e l’impegno del presidente Kenyatta e del ministro Di Maio, che ringrazio vivamente, ne sono la rappresentazione più evidente.” – ha dichiarato Kamel Ghribi, presidente di GKSD Investment Holding e vicepresidente del Gruppo San Donato. 

Sono previsti solo tre anni per la costruzione di tutte le aree del complesso ospedaliero, che si estende su una superficie di 172mila metri quadrati, all’interno dei quali solo il 19% sarà edificato, per un vero e proprio progetto “green”. In parallelo alla costruzione saranno avviati i training rivolti allo staff locale, diretti dall’Università Vita-Salute San Raffaele.
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