Fincantieri: ricavi in crescita del 17,8% nel primo trimestre 2022. Il congedo dell’Ad Giuseppe Bono: orgoglioso di aver guidato il Gruppo

- di: Barbara Leone
 
Numeri e carico di lavoro in crescita per Fincantieri, uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo nonché primo per diversificazione e innovazione. Il Consiglio di amministrazione della Società, infatti si è riunito sotto la presidenza di Giampiero Massolo per esaminare ed approvare le informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2022. “I risultati di questo trimestre - ha commentato Giuseppe Bono, Amministratore delegato dell’azienda - in continuità con quelli del bilancio, mostrano un Gruppo in buona salute da un punto di vista patrimoniale e finanziario, con un notevole carico di lavoro che dà visibilità per i prossimi anni. Tale carico di lavoro sarà realizzato in un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, che sconta il perdurare dell’aumento del costo delle materie prime in un quadro di crisi geopolitica preoccupante. L’attenta politica di gestione dei rischi da sempre adottata dalla società accompagnata dalla continua ricerca di maggiore efficienza consentono, tuttavia, di mitigare questi effetti esogeni, prospettando risultati economici positivi anche per il futuro”. Un futuro nel quale Bono, però, non sarà della squadra. E infatti si è congedato così: “Lascio dopo vent’anni, orgoglioso di aver guidato il Gruppo fino al raggiungimento di posizioni di leadership mondiale nei principali settori in cui opera - ha detto -, anche grazie ad una squadra che non ha eguali al mondo. Ad essa, come a tutte le maestranze di Fincantieri e alle migliaia di aziende della nostra catena di fornitura, va il mio più sentito ringraziamento per l’impegno e la dedizione dimostrati nel perseguire e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo dati. Ai miei successori l’augurio di buon lavoro, comprendendo pienamente la responsabilità che si accingono ad assumere”.

Ma andiamo ai numeri, che evidenziano l’ottimo stato di salute della società. I ricavi, pari a 1.681 milioni, sono in aumento del 17,8% rispetto al primo trimestre 2021 ed in linea con le previsioni per lo sviluppo dell’attuale portafoglio ordini. L’Ebitda è pari a euro 118 milioni (+17,2% vs euro 101 milioni al 31 marzo 2021), con un Ebitda margin al 7,0% (vs. 7,0% al 31 marzo 2021) nonostante il perdurare dell’aumento dei prezzi delle materie prime. I ricavi del settore Shipbuilding sono pari a euro 1.330 milioni, in aumento del 6,0% rispetto al 31 marzo 2021. I ricavi del periodo si riferiscono per euro 903 milioni all’area di business delle navi da crociera, in linea con quelli consuntivati nel primo trimestre del 2021 (euro 903 milioni), e per euro 427 milioni all’area di business delle navi militari che aumentano del 21,4% rispetto al primo trimestre del 2021 (euro 352 milioni). L’incidenza sui ricavi del Gruppo, rispettivamente pari al 48% e 23%, segna un minor contributo dei ricavi del settore cruise, rispetto allo stesso periodo del 2021 (56% e 22%). Per quanto riguarda l’indebitamento finanziario netto esso è pari a 940 milioni (euro 859 milioni al 31 dicembre 2021), coerente con i volumi di produzione sviluppati dal Gruppo nel corso del trimestre. 

Sul fronte dell’andamento operativo occorre sottolineare che il carico di lavoro complessivo, pari a 34,4 miliardi, è circa 5,2 volte i ricavi del 2021 con ordini acquisiti per 0,5 miliardi: il backlog al 31 marzo 2022 è pari a euro 24,8 miliardi (26,5 miliardi al 31 marzo 2021) con 93 navi in portafoglio e il soft backlog a circa euro 9,6 miliardi (euro 7,9 miliardi al 31 marzo 2021). Rafforzata poi la presenza nel business delle navi speciali con l’ordine di sei unità a guida autonoma per la società Ocean Infinity e di una unità per Deutsche-Fischfang Union, destinata al mantenimento e alla lavorazione del pescato. Si segnala inoltre l’ordine, firmato con Norwind Offshore ad aprile 2022, di due unità CSOV (Commissioning Service Operations Vessel) per operazioni di supporto e sviluppo nel settore eolico offshore. Inoltre sono state consegnate 5 navi da 4 stabilimenti: una unità cruise per Princess Cruises, un pattugliatore per il Ministero della Difesa del Qatar, un pattugliatore polivalente d’altura per la Marina Militare italiana, una unità fishery per Nergård Havfiske e una unità SOV per TSS Marine. Ottimi risultati anche per quanto riguarda Strategia sostenibile. Innanzitutto con la decarbonizzazione: infatti è stato firmato un Memorandum of Understanding con RINA per lo sviluppo sinergie nell’ambito dei carburanti alternativi, della carbon capture e delle energie rinnovabili. E ancora: Structural Health Monitoring e Road Asset Management, ovvero accordo con Almaviva e Leonardo per lo sviluppo di soluzioni digitali per il monitoraggio statico e dinamico di strutture e impianti, tese all’incremento della sicurezza delle infrastrutture critiche del Paese; Smart Ports e Smart Cities: protocollo d’intesa con Enea per lo sviluppo di programmi di R&I in ambito di efficientamento energetico, generazione di energia da fonti rinnovabili, produzione, trasporto e distribuzione di idrogeno e celle combustibili; Sustainable finance: perfezionata una linea di credito per garanzie concessa da Bnp Paribas “sustainability linked”. La linea è legata alla gestione efficiente dei consumi energetici e alla sostenibilità della supply chain; School4Life, il progetto promosso da Fincantieri in collaborazione con altre grandi aziende per contrastare l’abbandono scolastico degli studenti delle scuole superiori. E infine gli alloggi per rifugiati ucraini in Romania, con la controllata Vard che ha reso disponibili alle autorità governative rumene 250 posti letto in due dei tre edifici adibiti ad alloggio nel cantiere di Tulcea. 

Ovviamente i primi mesi del 2022 sono stati caratterizzati dagli impatti sui mercati del protrarsi del conflitto russo-ucraino, che ha comportato, in particolare in Europa, (i) una limitazione degli scambi commerciali con la Russia, per effetto delle sanzioni imposte, un incremento delle tariffe di energia e gas naturale, oltre che di alcune materie prime con catena di approvvigionamento fortemente dipendente dai Paesi in conflitto e una maggior attenzione circa una potenziale ricaduta positiva su tutto il settore della Difesa. In tale contesto, il Gruppo ha implementato specifici piani di mitigazione dei rischi, ponendo una particolare attenzione nel garantire la disponibilità dei materiali ritenuti maggiormente strategici per l’avanzamento dei piani di produzione. Al netto di effetti ad oggi non prevedibili, derivanti dal perdurare del conflitto sopra menzionato e da eventuali ricadute dell’emergenza sanitaria, Fincantieri si attende di mantenere, nel corso dell’anno, il pieno regime produttivo con una crescita dei ricavi superiore alle attese prima della pandemia e di consolidare la marginalità. 
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